CONCERTO DEL
VENERDI' SANTO/ I duetti di violino al Parco della Musica
Pubblicazione: lunedì 21 aprile 2014 - Ultimo aggiornamento: lunedì 21
aprile 2014, 9.36
Foto Panni
NEWS ROMA
Di norma, i concerti del Venerdì Santo sono imperniati
sui grandi oratori di Bach sulla Passione oppure sulle sinfonie di Bruckner
oppure ancora (specialmente la nona) o, se i mezzi sono limitati, sulla
cameristica barocca a carattere mistico oppure ancora proponendo capolavori del
Novecento ‘storico’ come le parabole di Britten.
Nel quadro del programma New Life, una serie di
concerti di musica contemporanea (a cura di Oscar Pizzo) che si svolge nel
piccolo ma acusticamente perfetto Studio Due del Parco della Musica a Roma, la
sera del 18 aprile si è ascoltato un concerto per molti aspetti inusuale:
duetti per violino, in cui erano incastronati , due ‘sonate’ per un violino
solo; dei duetti – due (rispettivamente di Marcello Panni e Fausto Sebastiani)
in prima esecuzione assoluta. Violinisti due giovani virtuosi eccezionali,
ambedue cresciuti all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Francesco Peverini
e Filippo Fattorini), ma più noti all’estero che in Italia.
Il programma sembrava molto ‘laico’ ma in effetti, anche
se non religioso, era molto spirituale poiché non soltanto ispirato ma inteso a
tradurre in suono uno dei sentimenti più alti: l’amicizia. Nasce in
parte, molti anni fa, nel corso di una visita di Marcello Panni a casa di
Luciano Berio. Allora Berio componeva brevi duetti per due violini destinati ad
essere eseguiti non in una sala di concerto ma in un salotto privato. Ciascun
duetto aveva il nome di battesimo di un amico o di un’amica ed intendeva
tratteggiarne (con più di un piccolo di ironia) il carattere. La serie giunse a
34 duetti per violino. Panni compose , quindi, un duetto per violini intitolato
Luciano , si dimenticò di firmarlo e restò tra le carte di Berio. Quando
si penso di organizzare il concerto, dopo ricerche all’archivio Berio, il duetto
venne ritrovato e Panni ve ne aggiunse un secondo dal titolo Oscar (dal
nome dell’organizzatore di New Life) .Venne invitato anche Fausto
Sebastiani (Presidente di Nuova Consonanza , la più importante
associazione di musica contemporanea a Roma e forse in Italia). Sebastiani
compose un duetto da un anagramma dei nomi dei due violinisti ….Escon Fili
Veri……. Tra i duetti, due sonate per violino solo , Strung Out di
Philip Glass (quando stava uscendo dalla droga) e Sequenza per Violino di
Berio.
Sala pienissima con una folte presenza di pubblico
giovane, anche straniero (a ragione della presenza a Roma di Istituti di
Cultura ed Accademie con giovani borsisti musicisti). Pubblico entusiasta, con
tre bis dopo il programma ufficiale e quindici minuti circa di applausi.
Deliziosi i duetti colmi di sentimento e delicatezza
nel tratteggiare i personaggi che li hanno ispirati anche delineandone tratti
caratteriali un po’ buffi e, nella partitura di Sebastiani di dare il
senso di una matassa sonora da cui partono fili di seta. Molto differenti le
sonate: quella di Glass appartiene ad un periodo caratterizzato dall’uscita
dell’autore da una fase di tossico dipendenza. Quella di Berio è piena di echi
barocchi.
Un modo insolito ma molto spirituale e molto bello per
un concerto di Venerdì Santo.
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