lunedì 30 aprile 2012
A Ravenna Rinaldo si mostra a tutto tondo in Milano Finanza 28 aprile
InScena
A Ravenna Rinaldo si mostra a tutto tondo
di Giuseppe Pennisi
Dopo sette anni di sosta, Rinaldo di Händel torna in campo per mostrare come si fa teatro in musica contenendo i costi e attirando pubblico giovane. È partito da Ravenna il 20 aprile e fino al 6 maggio sarà in scena a Reggio e Ferrara. Lo spettacolo è nato nel 1985 ed è stato già visto in 18 teatri in Europa e Asia.
A ogni tappa è stato lievemente ritoccato.
Per questa messinscena, Pier Luigi Pizzi e Ottavio Dantone (alla guida dell'Accademia Bizantina) hanno ridotto la durata dello spettacolo a due ore e mezzo e utilizzano un'orchestra snella con strumenti il più simili possibile a quelli del 1710. Il confronto con il Rinaldo presentato alla Scala nel 2005 lo mostra a tutto tondo, specialmente negli ottoni che a Milano pareva avessero scambiato Händel con Leoncavallo. Qui il ritmo è incalzante, gli effetti speciali alla Spielberg, che si riallacciano al Teatro Kabuki, un cast giovane e atletico specializzato nella vocalità barocca. Il tenore Krystian Adam (Goffredo) mette in luce agilità virtuosistica. Maria Grazia Schiavo (Almirena) strappa lunghi applausi dopo l'aria Lascia che io pianga. Roberta Invernizzi è un'Armida sensuale (nella seduzione di Rinaldo, Marina de Liso) e gelosa nei confronti di Argante (Riccardo Novaro). Unico neo: l'eros della partitura resta in buca e si avverte nel palcoscenico unicamente in alcuni numeri. Alla prima al Teatro Alighieri, sono state riservate lunghe ovazioni per un quarto d'ora. (riproduzione riservata)
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