giovedì 8 settembre 2011

MUSICA, LA SAGRA UMBRA FRA IL VECCHIO E IL NUOVO MONDO, Il Velino 8 settembre

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MUSICA, LA SAGRA UMBRA FRA IL VECCHIO E IL NUOVO MONDO

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Roma - La Sagra Musicale Umbra, uno tra i più antichi festival europei, in programma dall’10 al 18 settembre, giunge alla sua sessantaseiesima edizione e la dedica all’interazione musicale tra l’Europa e le Americhe, in omaggio al centenario della nascita di Francesco Siciliani che per cinquant’anni ne fu l’animatore ed ebbe un ruolo importante nel portare in Italia la musica americana (anche a ragione della sua amicizia con Leonard Bernstein). Un tema molto differente da quello dello scorso anno quando la manifestazione venne dedicata a tre grandi artisti sommi, nati rispettivamente trecento, duecentocinquanta e duecento anni or sono. Si tratta di Giovanni Battista Pergolesi, Luigi Cherubini e Robert Schumann, protagonisti di alcuni concerti ospitati nella città di Perugia, negli spazi offerti dalla benedettina Basilica di San Pietro e dallo storico Teatro Morlacchi e in alcuni fra i più suggestivi ed evocativi luoghi artistici dell’Umbria, fra i quali si segnalano il Museo di San Francesco di Montefalco, le chiese di Castel Rigone, San Gemini, Torgiano, Solomeo e il ritorno nello splendido Duomo di Orvieto. “Dal vecchio al nuovo mondo” è il tema della Sagra 2011. Viene inaugurato da un colloquio internazionale presieduto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, nell'intera giornata di sabato 10 settembre, sul tema "Musica e Fede", cui parteciperanno, tra gli altri, i compositori Salvatore Sciarrino e Giorgio Battistelli, oltre a esponenti del pensiero filosofico e teologico.

Dodici i concerti in programma - tutti pensati per la Sagra -, cui si aggiungono i due concerti straordinari di “Musica della speranza”, ospitati nell’Ospedale e nel Carcere femminile di Perugia, divenuti un appuntamento fisso ed eticamente importante del Festival, cui si aggiunge uno spettacolo appositamente creato per i più piccoli e un incontro di approfondimento sulla figura del missionario e musicista gesuita Domenico Zipoli, al quale la Sagra dedica numerose serate di musica. Appuntamenti distesi anche quest'anno nei nove giorni di Sagra e che vedono la partecipazione di affermati complessi e solisti, tra i quali l'Orchestra Sinfonica della Scala di Milano diretta da Daniel Harding, il felicissimo ritorno a Perugia, dopo il successo dello scorso anno, di Jordi Savall e il suo rinomato Hespèrion XXI, il New College Choir di Oxford, il Coro e l'Ensemble Strumentale Ex Cathedra (per la prima volta in Italia), i famosi Tallis Scholars e molti altri artisti, impegnati nell'esecuzione di musiche europee e latino-americane comprese tra il Sei e il Novecento, ideale ponte di dialogo e inculturazione tra le due sponde dell'Oceano. "Francesco Siciliani - ricorda il Direttore Artistico della Sagra Alberto Batisti - fu grande amico personale di Leonard Bernstein, che fu tra i primi a portare in Italia e col quale ebbe un sodalizio lungo tutta la vita. Per questo motivo il programma 2011 della Sagra è dedicato in parte alla figura di Leonard Bernstein come compositore, ma soprattutto alle relazioni musicali fra Europa e Nuovo Mondo, in un itinerario inedito, che indaga anche i primi secoli dell’innesto musicale europeo nelle terre d’oltre oceano, fra Seicento e Settecento, e che tocca Messico, Argentina, Bolivia, Paraguay, Brasile e infine gli Stati Uniti".

Il programma si muove cronologicamente a ritroso, dal Novecento di Bernstein fino alle origini della musica sacra nell’America evangelizzata con il concerto dei Tallis Scholars, celebre ensemble vocale britannico fondato e diretto da Peter Phillips. Torna, inoltre, alla Sagra Jordi Savall, già applauditissimo lo scorso anno, che proporrà nel meraviglioso spazio di San Bevignate uno sguardo sulla fusione tra le musiche popolari e le danze avvenuta nel Nuovo Mondo. La Sagra non poteva poi dimenticare il capitolo delle riduzioni gesuitiche in Argentina, Paraguay, Perù e Bolivia, ove furono attivi come musicisti gli spagnoli Diego José de Salazar e Juan de Araujo e altri, ma soprattutto il toscano Domenico Zipoli, già organista insigne alla Chiesa del Gesù di Roma e quindi educatore alla musica dei popoli guaranì. L’esecuzione delle musiche sacre ritrovate in America Latina è affidata agli specialisti dell’Ensemble Vocale e Strumentale Ex Cathedra diretti da Jeffrey Skidmore, che ha realizzato ben tre registrazioni discografiche di questo repertorio resuscitato dagli archivi. In quest'ottica di esplorazione nei secoli e di dialogo tra le due sponde dell'Oceano, si situa il concerto d’inaugurazione nella Basilica di San Pietro a Perugia, con la prestigiosa presenza del New College Choir di Oxford diretto da Edward Higginbottom, alla guida anche della Camerata Strumentale Città di Prato e del gruppo di percussionisti Tetraktis, dedicato all’esecuzione dei celebri Chichester Psalms di Leonard Bernstein, preceduti dalle Three Meditations per violoncello e orchestra tratte dal grande lavoro sacro-teatrale Mass e seguite dal toccante Requiem op. 48 di Gabriel Fauré, nella rara versione originale per orchestra da camera. E non poteva mancare la Sinfonia Dal nuovo mondo di Antonin Dvo ák, dalla quale è in parte derivato il titolo dell’edizione 2011 della Sagra, che al Teatro Morlacchi sarà diretta da Daniel Harding alla guida della Filarmonica della Scala.
(Hans Sachs) 08 Settembre 2011 13:59

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