mercoledì 7 ottobre 2009

CANONE RAI IL PIU’ DETESTATO Il Tempo 7 ottobre

Il canone Rai è il balzello più detestato . Il tasso di evasione è il 30%; alcune indagini indicano che, se potessero, il 70% degli italiani lo eviterebbero perché non credono che il servizio offerto sia un “corrispettivo” adeguato. megliocurare i conti con una cura dimagrante.
Il canone è un’”imposta di scopo” varata tra una guerra e l’altra . Già allora gli specialisti di scienza delle finanze non amavano affatto le “imposte di scopo” perché distorsive e regressive : non si contribuisce “secondo la propria capacità” ma il magnate paga lo stesso canone di coloro con la pensione al minimo. Per contenere l’evasione è stata formulata la proposta di aggiungere il canone alla bolletta elettrica nell’ipotesi cartesiana “elettricità, ergo Tv”; se hai l’attacco elettrico, ti godi (per così dire) anche la Rai in Tv. Lo fanno una mezza dozzina di Paesitra cui Grecia e Montenegro.
Ci vorrebbe una legge ed una rete di accordi con circa 150 aziende elettriche. Se non si ha un “canone” per fasce di reddito, ciò potrebbe aggravare la regressività ed avere effetti negativi sull’economia, aumentando i costi d’impresa e contenendo i consumi.
Dato che le imposte (anche se arcaiche) non devono essere evase, sarebbe più semplice aggiungere una dichiarazione nei formulari dell’imposta sul reddito. Chi dichiara che ha un televisore, paga un’addizionale Rai correlata al proprio reddito. Chi dichiara il falso, commette un reato . Perché per raggiungere obiettivi semplici, scegliamo percorsi complicati? Victor Ricciardi, maestro della “behaviuoral economics”, dice che occorre chiamare un “neuro-fiscalista”.

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