Gli avvenimenti degli ultimi giorni (tra cui la manifestazione contro le richieste dei pubblici ministeri per i danni arrecati a Genova in occasione del G8 del 2001,evento che ha paralizzato la città con un grave costo economico) ripropongono cosa possono fare il Viminale ed il suo titolare per spezzare i tessi tra teppismo e terrorismo (nonché criminalità di vari gradi e livelli). Ogni giorno, le cronache ci ricordano che la sicurezza personale sta diventando uno dei problemi più gravi del Paese. L’esito del voto (quando si andrà alle urne) dipenderà in gran misura dai risultati che chi Governa potrà mostrare in questo campo.
Uno studio freschissimo della Rand Corp. ammonisce che sulla base di una rigorosa (anche se non esplicita) analisi costi benefici, i terrorismi vanno non solo dove hanno i maggiori impatti ma anche dove il terreno è più poroso e le forze dell’ordine (contro le quali è diretta la manifestazione di Genova) ricevono meno supporto dal potere politico. Il terrorismo trova terreno fertile dove c’è lassismo nei confronti del teppismo mascherato da tifoseria sportiva. L’Italia, quindi, è diventata una meta preferita per criminalità grande e piccola, con i nessi di questa ultima con il terrorismo. L’analisi della Rand Corp. dovrebbe indurre il Ministro dell’Interno Giuliano Amato a meditare: per impostare una soluzione adeguata non basta un modesto aumento di stanziamento (quasi un’elemosina) a favore delle forze dell’ordine, approvato sull’onda dei disordini dell’11 novembre. Sono necessarie una politica ed una strategia per attuarla.
Alcune indicazioni sono state date su Il Tempo del 15 novembre. Altre più puntuali vengono dall’analisi della strategia adottata negli Anni Ottanta in Gran Bretagna (dove gli hooligans erano una piaga pur se non legata al terrorismo): riservare parte degli stadi a famiglie , infiltrare Scotland Yard nelle tifoserie per individuare gli elementi facinorosi, applicare il massimo della sanzione a reati nei confronti di persone o cose commessi in rapporto a manifestazioni sportive. Altre ancora vengono da Svezia, Paesi Bassi e Germania dove il compito del controllo delle tifoserie è stato in gran misura demandato alle società sportive in un contesto liberale in Paese caratterizzati da alta coesione e forte controllo sociale; severe, però, le pene- la squalifica od anche la liquidazione. Altre ancora si possono mutuare da come sono stati articolati sistemi di assicurazione privata nei confronti di fenomeni di questa natura; in uno degli ultimi numeri del Journal of Applied Corporate Finance si analizzano le esperienze di Usa, Regno Unito e Germania.
C’è quindi un menu vasto di accorgimenti tecnici (da cui scegliere). Può il titolare del Viminale inserirli in una politica coerente ed efficace? Glielo faranno fare i suoi alleati di governo? Oppure le soluzioni tecniche devo aspettare un cambio di governo? E l’Italia subire un ulteriore degrado?
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