Sono in corso a Roma due festival di musica contemporanea di rilievo. Il primo “RomaEuropa Festival” è una manifestazione che porta in Italia principalmente artisti stranieri in una vasta gamma di spettacoli musicali (dal jazz al balletto, al teatro totale) e si conclude con un “melting party” (il 15 dicembre) a cui partecipano orchestre (l’italiana Orchestra di Piazza Vittorio e la Bucovina Club Orchestra) con una comune matrice “etnico-popolare” (per i dettagli, www2.romaeuropa.net). Il tema è “una generazione avanti”. Ciò non indica sperimentazione ed avanguardia ma innovazione. Iniziato il 5 novembre con due balletti di Edouard Rock (provenienti dal canada francofono) che danno prova di non dover invidiare nulla alle scuole più avanzate europee (come Bruxelles e Wuppertal), propone, dal 22 al 25 novembre, una lettura di “Moby Dick” di Melville da parte di Alessandro Baricco, con accompagnamento di voce solista, strumenti a fiato, chitarre, percussioni, pianoforte ed elettroacustica. Altro spettacolo di rilievo il 13-14 dicembre “Chambra”, fantasia giapponese di spade accompagnate da tamburi
Il secondo, meno spettacolare ed a costi contenuti, è diventato, nel tempo, uno dei maggiori festival del ramo: il 44simo festival di Nuova Consonanza (www.nuovaconsonanza.it),. la più vivace associazione italiana di musica contemporanea. Tre anni fa, per impedire che il festival non venisse tenuto a ragioni di restrizioni dei contributi pubblici, sono intervenuti gli istituti di cultura in Italia degli Stati Uniti, della Francia, della Germania, dei Paesi Bassi , della Germania – nonché alcune istituzioni private ed universitarie. Tale impegno internazionale ha sancito l’importanza mondiale di una manifestazione frequentata soprattutto da giovani (pure perché il prezzo massimo per il singolo evento è € 10, l’abbonamento alle nove serate è € 30).
Il tema – “la musica percorsa” - coniuga avanguardia (specialmente ma non solamente italiana) con le nuove tecnologie e la multimedialità, nonché con la canzone tradizionale (in particolare quella italiana e portoghese) e con il melologo (l’opera da salotto nell’Ottocento; opera da loft o da mansarda adesso). Il primo appuntamento è stato dedicato alla “divina sensualità indiana” quale espresso da uno degli ensemble francesi (il complesso microtonale del Thoronet) più noti. Ha fatto seguito una serata dedicata alla “fabbrica della creatività”, con “prime” mondiali di compositori italiani e stranieri. Grandiosa la “festa d’autunno” di domenica 4 novembre. Nella stupenda Villa Aurelia (sede dell’Accademia Americana) raramente aperta al pubblico, dalle 16,30 ad oltre mezzanotte (con la possibilità ovviamente di cenare a prezzi iper-contenuti) si sono succeduti (in simultanea, nella varie sale), musica strumentale e vocale, canzoni tratte da poesie, live electronics, esperimenti elettroacustici, video arte, prime mondiali di due film in musica ed anche una mostra di libri d’artista. Tra gli eventi delle prossime settimane, il 4 dicembre “le distanze del tempo” un incontro tra musica elettro-acustica indiana e brasiliana e “Giocattoli” ,tra melologo e opera per bambini, (con testo di Giorgio Manganelli e musica di Lucia Ronchetti).Si annuncia come un evento da non perdere la serata conclusiva sull’invenzione del suono : una serata di cameristica internazionale (opere di italiani, olandesi, tedeschi – tutti già affermati) in cui il violoncello, l’oboe, il pianoforte, il flauto ed altri strumenti tradizionali dialogano con l’elettronica ed il digitale.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento