Salisburgo, il consuntivo del festival
Settembre 1, 2016 Giuseppe Pennisi - Patrice Poupon
Il 31 agosto, al termine dell’ultimo spettacolo, il presidente Helga Rabl-Stadler ha diramato un rapporto con un primo consuntivo della manifestazione
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Come di consueto – seguendo una prassi internazionale che in Italia è stata fatta propria solo dal Rossini Opera Festival – il 31 agosto, al termine dell’ultimo spettacolo del Festival Estivo di Salisburgo, il presidente Helga Rabl-Stadler ha diramato un rapporto di 20 pagine con un primo consuntivo artistico della manifestazione.
In estrema sintesi, con un bilancio di circa 60 milioni di euro (la metà di quello della Scala), di cui solo il 25% è fornito da Stato federale, Land e comune (il resto da biglietteria, sponsor e vendita di spettacoli), in 41 giorni ed in 14 differenti spazi scenici ci sono state 192 rappresentazioni. In media, il tasso di spettatori ai differenti spettacoli è stato pari al 96% dei posti disponibili. Gli spettatori (260.000) sono giunti da 81 Paesi di cui 41 non europei. Sono stati accreditati 700 giornalisti e critici musicali, 3.000 biglietti sono stati venduti a giovani ed a studenti a prezzi fortemente scontati: i prezzi dei biglietti variano da 5 a 430 euro (oltre la metà nella fascia tra 5 e 105 euro).
Il documento esamina in dettaglio gli esiti artistici e la risposta del pubblico a ciascun spettacolo.
Sotto il profilo economico, in attesa del consuntivo civilistico, sono state presentate analisi fatte per il Festival di Salisburgo dalla locale Camera di Commercio, dalla Università di St. Gallen e dalla società di ricerche economiche Joanneum Research.
In primo luogo, il metodo. Lo studio della Univesità di St. Gallen e di Joanneum Research utilizza un modello di equilibrio generale applicato al Land per stimare gli effetti economici, utilizzando le tavole regionali input-output appena pubblicate dal GAW Innsbruck (Gesellschaft für Angewandte Wirtschaftsforschung-Società di Ricerca Economica Applicata); il modello viene successivamente ampliato all’intera Repubblica Federale Austriaca. Lo studio della Camera di Commercio è, invece, costruito su un questionario distribuito sia agli esercenti sia a coloro che sono giunti a Salisburgo principalmente per il Festival.
Due approcci differenti che portano, però, a conclusioni convergenti: in estrema sintesi, il festival crea 183 milioni di euro di valore aggiunto, 2.800 posti di lavoro (equivalenti su base annua) e 77 milioni di gettito fiscale e para-tributario.
Foto Helga Rabl-Stadler: © Salzburger Festspiele / Walter Schweinöster
Settembre 1, 2016 Giuseppe Pennisi - Patrice Poupon
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In estrema sintesi, con un bilancio di circa 60 milioni di euro (la metà di quello della Scala), di cui solo il 25% è fornito da Stato federale, Land e comune (il resto da biglietteria, sponsor e vendita di spettacoli), in 41 giorni ed in 14 differenti spazi scenici ci sono state 192 rappresentazioni. In media, il tasso di spettatori ai differenti spettacoli è stato pari al 96% dei posti disponibili. Gli spettatori (260.000) sono giunti da 81 Paesi di cui 41 non europei. Sono stati accreditati 700 giornalisti e critici musicali, 3.000 biglietti sono stati venduti a giovani ed a studenti a prezzi fortemente scontati: i prezzi dei biglietti variano da 5 a 430 euro (oltre la metà nella fascia tra 5 e 105 euro).
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Sotto il profilo economico, in attesa del consuntivo civilistico, sono state presentate analisi fatte per il Festival di Salisburgo dalla locale Camera di Commercio, dalla Università di St. Gallen e dalla società di ricerche economiche Joanneum Research.
In primo luogo, il metodo. Lo studio della Univesità di St. Gallen e di Joanneum Research utilizza un modello di equilibrio generale applicato al Land per stimare gli effetti economici, utilizzando le tavole regionali input-output appena pubblicate dal GAW Innsbruck (Gesellschaft für Angewandte Wirtschaftsforschung-Società di Ricerca Economica Applicata); il modello viene successivamente ampliato all’intera Repubblica Federale Austriaca. Lo studio della Camera di Commercio è, invece, costruito su un questionario distribuito sia agli esercenti sia a coloro che sono giunti a Salisburgo principalmente per il Festival.
Due approcci differenti che portano, però, a conclusioni convergenti: in estrema sintesi, il festival crea 183 milioni di euro di valore aggiunto, 2.800 posti di lavoro (equivalenti su base annua) e 77 milioni di gettito fiscale e para-tributario.
Foto Helga Rabl-Stadler: © Salzburger Festspiele / Walter Schweinöster
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