OPERA/ Jesi, le sorprese del
Festival Pergolesi-Spontini: il programma completo
Pubblicazione:
domenica 4 settembre 2016
Foto Adriana Argalia
NEWS Musica
Quando, nel
1990, iniziò a Jesi il festival Pergolesi-Spontini (il primo nato nella città
marchigiana ed il secondo in una cittadina dei dintorni) molti pensarono che
sarebbe stata un’operazione di breve durata. Il festival - è vero - nasceva in
una città dove in una delle piazze principali c’è un bel ed importante teatro
di tradizione, ma Pergolesi ha avuto vita breve (e quindi prodotto
relativamente poco) e le principali opere di Spontini sono lavori ‘imperiali’
(per la Francia napoleonica, prima, e poi per la Prussia fredericiana) che anche
le maggiori fondazioni liriche esitano a mettere in scena per l’organico che
richiedono (grandi voci, cori, corpo di ballo, effetti scenografici.
Piano piano
il festival è giunto alla sedicesima edizione e, nell’anno in cui tutti gli
enti musicali piangono miseria, è riuscito ad estendere la manifestazione dal
primo al 25 settembre, con spettacoli principalmente nei fine settimana. E’
riuscito a farlo grazie ad una grande abilità manageriale (alla riduzione dei
fondi pubblici si è risposto con un crowdfunding che include una trentina di
sponsor e la collaborazione della delegazione pontificia di Loreto e della la fondazione eremo dei Padri Bianchi) ,
nonché rigorosa ed inventiva direzione artistica,
Dopo avere
rappresentato l’opera integrale di Pergolesi (riproducendola in una collezione
di DvD di grande valore) e dopo avere affrontato i lavori più facilmente
rappresentabili di Spontini, l’edizione di quest’anno è dedicata all’epoca di
Federico II iniziando dalla sua nascita a Jesi quando l’Imperatrice Costanza
(in viaggio verso lo Sicilia) lo partorì il 26 dicembre 1194.
Ed è proprio
con una ‘festa teatrale’ nella piazza principale di Jesi che il primo settembre
è iniziata la manifestazione. ‘Il Volo dell’Aquila’ è una ‘festa teatrale con
voci, cori polifonici, strumenti elettronici, artisti di circo contemporaneo e
campane, ideata da Franco Dragone, messa in musica da Fabrizio Festa e
con la drammaturgia di Vincenzo De Vivo. Una serata splendida e irrepetibile
per ricordare l’ingresso a Jesi dell’Imperatrice Costanza e la nascita del
futuro Re di Sicilia ed Imperatore del Sacro Romano Impero. Circa
centocinquanta artisti nella piazza, tra coro, solisti, danzatori, mini e
saltimbachi. Uno spettacolo indubbiamente di grande effetto in cui il pubblico
(oltre tremila persone) ha partecipato con passione.
Particolarmente
interessante l’ancoraggio del canto quasi gregoriano del coro e
l’elettroacustica. Unico difetto: la non eccelsa qualità dell’amplificazione.
Si è
trattato di una delle prime mondiali presentate al festival. La seconda (di cui
parleremo altrove) è ‘Die Sarazin' di cui Richard Wagner scrisse il libretto in
gioventù, senza , però, mai metterlo in musica; viene presentato, in anteprima
rispetto al Teatro Massimo di Palermo, co musiche di altre opere wagneriani e
di Liszt.
Il festival
dedica due appuntamenti spirituali al ricordo delle vittime del
terremoto: il 10 settembre nella Basilica della Santa Casa di Loreto le note
dello “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi risuoneranno per riassumere
nella sofferenza della Vergine sotto la Croce il dolore delle popolazioni
colpite; le vittime verranno inoltre ricordate il 25 settembre nella Chiesa di
San Marco di Jesi, nel corso del Concerto “Liturgia solenne per la Cappella
Reale di Sicilia” che avrà luogo durante la celebrazione della Messa.
Tra gli
altri appuntamenti il 9 settembre (con replica l’11) al Teatro Pergolesi
di Jesi, va in scena una nuova produzione de Li prodigi della divina grazia
nella conversione e morte di San Guglielmo Duca d’Aquitania, dramma sacro di
Giovanni Battista Pergolesi nella revisione critica di Livio Aragona per le
Edizioni Fondazione Pergolesi Spontini. Christophe Rousset dirige Les Talens
Lyriques ed un cast di voci del repertorio barocco quali Raffaella Milanesi
(San Guglielmo), Sofia Solovyi (San Bernardo – Padre Arsenio), Clemente
Daliotti (Cuosemo), Arianna Vendittelli (Angelo), Maharram Huseynov (Demonio).
Firma la regia Francesco Nappa, le scene sono di Benito Leonori, i costumi di
Giusi Giustino.
Sabato 10
settembre, nella Basilica della Santa Casa di Loreto, per l’Anno Santo della
Misericordia, Christophe Rousset guida Les Talens Liriques, il soprano
Francesca Aspromonte ed il contralto Benedetta Mazzucato in un concerto mariano
in omaggio alla Vergine Lauretana “Madre di Misericordia”, con musiche di
Giovanni Battista Pergolesi (Salve Regina in fa minore per contralto, archi e
basso continuo e Stabat Mater in fa minore per soprano, contralto, archi e
basso continuo) e di Leonardo Leo il Salve Regina in fa maggiore per soprano,
archi e basso continuo.
Domenica 11
settembre alle ore 18 nel giardino della casa di Gaspare Spontini ed oggi
sede di un prezioso Museo-Archivio da poche settimane riaperto al pubblico,
risuona la musica di Agnes von Hohenstaufen, in un “Salotto Agnese” con pagine
dal capolavoro spontiniano nell’edizione italiana voluta nel 1954 da Francesco
Siciliani, il grande organizzatore musicale scomparso vent’anni fa. Cantano i
solisti dell’Accademia d’arte Lirica di Osimo, al pianoforte Alessandro
Benigni.
Venerdì 16 e
domenica 18 settembre , con anteprima giovani giovedì 15 settembre al Teatro
Moriconi di Jesi va in scena il Re Enzo, opera comica di Alberto Donini con
musica di Ottorino Respighi in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi
Spontini in collaborazione con il Conservatorio “B. Maderna” di Cesena e
l’Accademia di Arte Lirica di Osimo..
Il 17
settembre alle ore 21 nella preziosa cornice della Chiesa degli Aroli di
Monsano, il concerto “Da Federico a Federico: musiche per un re flautista”
propone musiche di Federico II di Prussia, Johann Philipp Kirnberger, Carl
Philipp Emanuel Bach, Johann Joachim Quantz, Johann Sebastian Bach, con il
clavicembalo di Stefano Demicheli, il flauto traversiere di Marcello Gatti ed
il violoncello di Marco Ceccato, in collaborazione con Centro di Musica Antica
Pietà di Turchini di Napoli.
Il 24 le
laudi alle origini del Francescanesimo risuonano nell’Eremo dei Frati Bianchi a
Cupramontana, scenario ideale del concerto dell’Ensemble Micrologus dal titolo
“Frati e Giullari. Joculatores Domini”. Al termine del concerto si tiene una
degustazione gratuita di olio, vino e pane a cura di Food Brand Marche.
Chiude il
Festival, domenica 25 settembre alle ore 11.30 nella Chiesa di San Marco a
Jesi, la “Liturgia solenne per la Cappella Reale di Sicilia”: nel corso della
Celebrazione Liturgica, l’Ensemble Calixtinus diretto da Giovannangelo de
Gennaro esegue la Messa Normanno Sveva (secolo XII, Biblioteca Nazionale di
Madrid, manoscritti 288 – 289 –19421), la musica sacra cantata nelle cerimonie
solenni del Regno di Sicilia, nel Duomo e nella Cappella Palatina di Palermo e
sotto le volte della Cattedrale di Monreale.
Quindi un
festival di sorprese e di innovazioni, con prime mondiale e nuove produzioni.
Un grande segno di vitalità di una città di 40.000 abitanti delle Marche.
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