OPERA/ "Dido and
Aeneas" a Roma nell'allestimento che ha fatto il giro del mondo
Pubblicazione:
sabato 10 settembre 2016
Foto di Sebastian Bolesch
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NEWS Musica
‘Dido &
Aeneas’ di Henry Purcell non è una novità per Roma. L’ultima messa in scena
risale al giugno 2013 quando venne realizzata alla Palestra Orientale delle
Terme di Caracalla con la regia di Chiara Muti. Lo spettacolo che debutta il 14
settembre e si replica sino al 18 è totalmente differente da quello di tre anni
fa.
Innanzitutto
il luogo. La Palestra Orientale delle Terme è, ad occhio, circa 80 metri quadri
su 30, ospita poco più 200 spettatori in uno spazio magico al crepuscolo ed
incantevole la notte. Lo spettacolo dura circa un’ora ed è in lingua inglese (perfetta
la dizione del protagonista, Jacques Imbrallo). La regia di Chiara Muti, le
scene di Mario Torre ed i costumi di Alessandro Lai riproducono uno spettacolo
barocco (pensato per essere rappresentato in un “educandato” per ragazze) con
tanto di pubblico in parrucca che interviene nell’azione scenica, come indicato
dalle belle immagini.
Con la
complicità della semplice scenografia di Mario Torre, una piccola isola
rocciosa, racchiusa all’occorrenza da leggeri tendaggi, la regia riusciva a far
apparire raccolto e intimo lo spazio e a dare l’illusione che fosse fatto
su misura per l’opera di Purcell, densa di fantasia e invenzione ma è
minimalista quanto ai mezzi proprio perché composta per un collegio femminile.
Completamente
differente il Dido & Aeneas con cui il Teatro dell’Opera di Roma
riapre i battenti dopo la pausa estiva. Regia e coreografia sono curate da
Sasha Waltz, in scena la Tanzcompagnie Sasha Waltz & Guests. Christopher
Moulds dirige l'Akademie für Alte Musik e il Vocalconsort
di Berlino. L’allestimento ha le scene di Thomas Schenk e Sasha
Waltz, i costumi di Christine Birkle, le luci di Thilo Reuther. L’opera
è eseguita nella ricostruzione musicale di Attilio Cremonesi. La produzione ha
debuttato, a Berlino circa quattro lustri fa ma da allora ha girato in tutti i
maggiori teatri dei cinque continenti, venendo gradualmente affinata. In Italia
si è vista una decina di anni fa per due sere a ‘Ferrara Musica’. E’, quindi,
spettacolo da non mancare.
Con questo
spettacolo torna al Teatro Costanzi l’opera barocca: “È una proposta che
abbiamo voluto fare – dichiara il Sovrintendente Carlo Fuortes – per non
limitare il repertorio del nostro teatro al grande melodramma fra Sette e
Ottocento. Così in passato abbiamo accolto molti lavori contemporanei, e ora
questo Dido & Aeneas. Sono certo che interesserà i molti
appassionati della musica barocca, ma non a caso lo presentiamo nella versione
innovativa di Sasha Waltz. Mentre manteniamo un’assoluta fedeltà alla parte
musicale, realizzata, con l’uso di strumenti antichi, da un ensemble
specializzato in questo repertorio, quello che il pubblico vedrà è una versione
straordinaria non solo dal punto di vista coreografico, ma nella realizzazione
di uno spettacolo affascinante e molto adatto ai grandi spazi del Costanzi”.
Sasha Waltz,
appassionata della musica di Purcell e conquistata dalla figura tragica di
Didone, descrive il suo spettacolo come un’unione di “Musica, danza, canto,
immagine, teatro. E’ come se in scena tutti gli interpreti creassero un solo,
grande corpo, all’interno del quale si sviluppano molti modi di raccontare la
stessa storia. La danza, costantemente presente, qui non è mai solo decorativa.
E’ un linguaggio che arricchisce sempre di nuove informazioni il contenuto del
pezzo”.
Dido &
Aeneas, capolavoro del Seicento inglese, ha un libretto di Nahum Tate basato
sul quarto libro dell’Eneide di Virgilio, nel quale si raccontano le vicende
della regina cartaginese e dell’eroe troiano. Henry Purcell (1659-1695) è stato
uno dei maggiori protagonisti della musica inglese ed europea in generale. La
sua breve esistenza (36 anni, quasi come quella di Mozart), fu ricca di
composizioni, tra cui alcune opere: Dido & Aeneas, l’unica di stile
italiano, è anche la sola che ci è giunta pressoché completa.
Dimenticata,
dopo il successo iniziale, per circa due secoli, fu riscoperta nel tardo
Ottocento ed è oggi considerata uno dei capolavori del teatro musicale. Molto
probabilmente all’epoca della sua prima rappresentazione, nel 1689 a Chelsea,
allora un piccolo villaggio alle porte di Londra, Dido & Aeneas comprendeva
alcune danze, come era tipico dell’opera del periodo. Queste erano però
certamente diverse dai movimenti rigorosi, spesso atletici e dalla continua
inventiva con cui Sasha Waltz firma le sue coreografie.
Con questa
sua versione, che viene presentata per la prima volta a Roma, la Waltz ha
iniziato nel 2005 il suo percorso in quella che lei stessa chiama “opera
coreografica”. In precedenza l’artista tedesca, figura di punta della danza
contemporanea, aveva firmato una serie di lavori nei quali dialogavano vari
generi e forme artistiche. Sulla scena del Dido & Aeneas, ai 12
danzatori della sua compagnia, si aggiungono 51 interpreti fra strumentisti,
solisti e cantanti del coro.
Tutti
insieme partecipano a una coreografia collettiva, che trascende e combina
insieme le funzioni loro consuete in uno spettacolo. Lo stesso personaggio è
interpretato sia da un cantante sia da uno o più danzatori e/o da elementi del
coro.
Se regia e
coreografia dello spettacolo sono radicalmente innovative, un’assoluta fedeltà
al testo musicale è invece garantita dai componenti dell’Akademie für Alte
Musik, dal Vocalconsort e dal direttore Christopher Moulds, tutti specialisti
nell’interpretazione della musica antica.
Lo
spettacolo è una produzione di Sasha Waltz & Guests e di Akademie für Alte
Musik Berlin in coproduzione con Staatsoper Unter den Linden Berlin, Grand
Théâtre de la Ville de Luxembourg e Opéra National de Montpellier. Sasha Waltz
& Guests è sostenuto da Hauptstadtkulturfonds e Land Berlin.
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