Troppo presto
per brindare
- 16 marzo 2015
- Redazione Start Magazine
- Economia / Start up
di Giuseppe Pennisi – Perché,
come ha spiegato a Cernobbio il Ministro Pier Carlo Padoan, nell’attuale quadro
economico internazionale ci sono buone opportunità che però non autorizzano
nessuno a rilassarsi o a brindare alla “ripresa ritrovata”. Non ancora.
I
Ministri delll’Economia e delle Finanze ed i chroniqueurs (se sono seri) di
politica economica hanno un elemento in comune: frenare i facili
entusiasmi.Quindi, sono in accordo con il Ministro Pier Carlo Padoan
il quali al forum Ambrosetti di Cernobio ha sottolineato che nell’attuale
quadro internazionale ci sono opportunità macro-economiche molto ampie che
devono però indurre a non rilassarsi ed ad accelerare invece con riforme.
E
una frase ed uno stile che cozza
con i commenti di numerosi editorialisti, i quali la mattina
del 15 marzo inneggiavano alla ‘ripresa
ritrovata’ sulla base di dati preliminari Istat su
quella che forse potrebbe essere la fine della deflazione. Sottolineo il ‘forse’
ed il condizionale perché numerosi commentatori non tengono conto della brusca
caduta della produzione industriale ancora in corso e degli avvertimenti degli
economisti del lavoro secondo cui il Jobs
Act avrà effetti positivi tra un due- tre anni ma nel
frattempo potrebbe portare ad un’ulteriore flessione dell’occupazione sia
dipendente sia autonoma in quanto contiene incentivi che potrebbero, nel breve
termine, avere effetti perversi.
A quali riforme occorre rivolgersi?
Non certo a quella della previdenza di cui si parlotta: nessun Paese resiste a
quasi una riforma della previdenza l’anno in quanto scatena incertezza. Occorre
indubbiamente riformare la pubblica amministrazione ma non seguendo (come
mostra un testo giunto in Parlamento) linee sud-americane di totale
asservimento della dirigenza dello Stato, delle Regioni e dei Comuni ai Governi
di turno , impendendo quella imparzialità che caratterizza ogni buon
amministrazione.
Le
riforme essenziali sono le liberalizzazioni
e le privatizzazioni
, iniziando da quella Rai che dovrebbe essere ‘la madre di tutte le
privatizzazioni , secondo un documento recente dell’Osservatorio Internazionale
Cardinale Van Thuan sulla Dottrina Sociale della Chiesa- organismo
internazionale distinto e distante dalle nostre beghe.
Giuseppe Pennisi
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