OPERA/ Montecarlo, Printemps des Arts 2015
Pubblicazione: sabato 7 marzo 2015
La locandina della
manifestazione
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NEWS Musica
La Passione Secondo Giovanni di
Bach, unitamente alla prima mondiale di uno dei caposcuola della musica contemporanea
(François Bayle,) inaugurerà la trentunesima edizione del festival Printemps
des Arts di Montecarlo, manifestazione molto frequentata da italiani in
quanto il Principato è a mezz’ora dal confine di Stato. Per la prima volta a
memoria d’uomo la Passione verrà suonata in un acquario, il Museo
Oceanografico di Montecarlo; i pesci, simbolo della vita, le faranno da
fondale.
"Classicismo e avventura
caratterizzano la prossima edizione del Festival Printemps des Arts",
sottolinea Marc Monnet, direttore artistico della manifestazione monegasca che
a primavera trasforma il Principato in polo d’attrazione per artisti e
formazioni di fama europea non solo nel settore della musica ma anche in quello
delle arti visive contemporanee. Quest’anno verranno utilizzati spazi non
convenzionali, oltre alle sale teatrali della belle époque e nella
sale di concerto recenti con architetture avveniristiche. Il pubblico
potrà spostarsi dall’Opéra all’Auditorium Rainier III, dal Grimaldi Forum al
Museo Oceanografico, dallo Yacht Club, al Conseil National, dalla
Cattedrale alla sala dei matrimoni del Comune. E, seguendo un articolato
programma di concerti e incontri, varcherà i confini del Principato per
visitare il Château des Terrasses a Cap d’Ail e l’Eglise Saint Michel a La
Turbie o ancora il Conservatorio di Nizza e il Casino a Beaulieu-sur-Mer.
Nell’arco di quattro weekend, dal
20 marzo al 12 aprile 2015, il festival scommette quindi su programmi musicali
atipici, insoliti e raffinati. L’edizione 2015 include 18 concerti coloreranno
con un ventaglio di proposte che spaziano dall’XI al XXI secolo e tre
ritratti consacrati a Bach, Sibelius e Donatoni- quindi dal barocco
al Novecento ‘storico’ alla contemporaneità italiana.
In linea con le edizioni
precedenti, anche nel 2015 la musica contemporanea ha uno spazio di primo piano
con tre prime esecuzione assolute in programma nel weekend inaugurale (20-22
marzo), commissionate dal Printemps des Arts ai compositori François Bayle,
Gilbert Nouno e Gérard Pesson. Una vera chicca sarà la Passione Secondo San
Giovanni, capolavoro di grande forza drammatica eseguita nel museo
oceanografico. Nella giornata di sabato la musica impressionista del finlandese
Sibelius fa da cornice a Voci: Orchesterübung di uno dei massimi compositori
europei della seconda metà del Novecento, Franco Donatoni, aprendo il ritratto
dell’autore italiano spalmato su tutti i weekend.
Dal 25 al 29 marzo inizia
il ciclo “i grandi violoncellisti” con partiture dedicate allo strumento di
Debussy, Sibelius, Kodaly, Reger e Bridge e affidate a Marc Coppey, in cui
l’humor si alterna ad atmosfere grevi. Di grande rilievo il concerto di sabato
28 marzo, consacrato a Sibelius, con il soprano finlandese Soile Isokoski, tra
le più accreditate voci contemporanee, accompagnata dalla BBC Symphony
Orchestra guidata da Sakari Oramo.
Il pianista Florand Boffard apre
il terzo weekend (2-5 aprile) proponendo l’esecuzione alternata di pagine di
Bach e Schönberg per svelarne gli evidenti, o più sottesi, parallelismi. La centralità
di Bach riemerge anche nel concerto di sabato 4 aprile incentrato sul confronto
tra L’Arte della fuga e Anamorphoses per
ensemble composta all’inizio del nuovo millennio dal tedesco Johannes
Schöllhorn. Tra gli interpreti figura una delle formazioni più importanti
nell’ambito della musica contemporanea, il Remix Ensemble della Casa da Musica
di Porto.
Con il quarto weekend (9-12
aprile) torna il ciclo “i grandi violoncellisti” scandito dalle tre Suite di
Britten affidate al violoncellista Xavier Phillips e dal recital eclettico di
Camille Thomas che accosta la musica catalana con accenni di danza di Pablo
Casals e Gaspar Cassado alla Sonata in do minore op. 28 del
compositore belga Eugène Ysaÿe e a Lame di Donatoni.
La presenza italiana all’edizione
2015 è rappresentata, oltre che da Donatoni e dal mezzosoprano Lucia Napoli,
dalla partecipazione del compositore toscano Francesco Filidei protagonista in
qualità di organista e interprete diGmeeoorh di Xenakis, Kalavinka della
giapponese Noriko Baba e di alcune pagine de L’Offerta musicalebachiana.
Per la chiusura il festival propone il Concerto per violino e
della Settima Sinfonia di Sibelius a evocare la solitudine
delle immense foreste scandinave sublimi e selvagge, affidate al direttore
Mikko Franck alla guida dell’Orchestre philharmonique de Radio France e della
violinista Alina Pagostkina.
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