CLT - Roma/ Da Nuova Consonanza a Emufest, impazza la musica contemporanea
Roma, 15 nov (Il Velino) - Un tempo Torino aveva “Settembre in Musica”, poi confluito in MiTo. Allora sotto la Mole Antonelliana si ascoltava musica contemporanea, l’offerta ora è ampliata ma suddivisa con Milano. Ogni due anni Venezia offre per un paio d’intense settimane un programma intenso e internazionale di musica contemporanea. Un tempo Palermo era un piccolo tempio di sperimentazione musicale, ma quell’epoca è finita da anni. Pochi sanno che a Roma, grazie in grande misura a fondazioni e associazioni private e alcune iniziative con il supporto pubblico, viene eseguito tanta musica contemporanea quasi quanto a Berlino. I programmi sono spalmati su tutto l’anno ma paiono addensarsi a novembre. In queste settimane sono in corso il 47esimo Festival di Nuova Consonanza (fino al 21 dicembre) e l’Emufestival di musica elettroacustica (fino al 21 novembre), scorrono le iniziative di Romaeuropa Festival, è in programma la prima in Europa continentale di “For you”, opera buffo-erotica di Michael Berkeley su libretto di Ian McEwan (una coproduzione Accademia Filarmonica-Istituzione Universitaria dei Concerti). E non citiamo che le iniziative maggiori.
Il Festival di Nuova Consonanza è soprattutto una delle occasioni migliori per prendere il polso alla musica contemporanea internazionale e individuarne le tendenze. Più importante della stessa Biennale musicale di Venezia, l'edizione 2010 prevede undici appuntamenti, ma nella sola Festa d'Autunno del 7 novembre, è stata effettuata una maratona con dodici concerti, spettacoli teatrali e film musicali, nella splendida cornice di Villa Aurelia, costruita nel Seicento da un cardinale Farnese ma adesso sede dell’Accademia Americana. Numerose le prime esecuzioni mondiali di compositori non solo italiani ma anche americani, tedeschi e francesi. Il titolo del Festival è “Romantik” non solamente per celebrare il bicentenario della nascita di Schumann (alla cui lezione fanno riferimento numerosi autori presenti alla manifestazione) ma anche perché fin dalla prima tornata di esecuzioni si notano tre elementi ricorrenti: i compositori della prima decade del XXI secolo, prendendo le distanze dalle tematiche politico-sociali del Novecento, si rivolgono principalmente ad argomenti intimistici; la dodecafonia appare in ritirata, a favore del minimalismo; il calligrafismo permea la stessa sperimentazione acustica elettronica. Tra gli appuntamenti ancora in programma tre meritano attenzione: “Le immagini sognate”, ossia un vero e proprio confronto del calligrafismo musicale italiano e americano (28 novembre), il “Portrait di Beat Furrer”, uno dei maggiori compositori europei viventi, (17 dicembre) e “Il più sublime dei cantici”, evento musicale in cui cinque compositrici italiane si cimentano con Il Cantico dei Cantici (21 dicembre).
Emufest 2010 è dedicato alla musica elettronica ed elettroacustica, che oggi a più di 60 anni dalla sua nascita ha raggiunto una straordinaria diffusione, anche tra il pubblico più giovane. La maggioranza delle musiche che si ascoltano sono state prodotte, almeno in parte, con mezzi elettronici, mediante i quali si generano e si elaborano molti dei suoni della nostra epoca. Oggi gran parte della musica d’arte è elettroacustica: essa viene prodotta da centri di produzione e di ricerca pubblici e privati situati in ogni parte del mondo; avviene anche che singoli compositori utilizzino le possibilità offerte dalle loro apparecchiature personali, anche se modeste. Inoltre il settore della musica elettroacustica è oggetto d’attenzione all’interno della ricerca applicata, in quanto lo studio di nuove metodologie per l’analisi, sintesi ed elaborazione del suono riveste grande importanza oltre che per la musica d’arte anche per le industrie del settore degli strumenti musicali elettronici e dell’audio professionale. Molte università in tutto il mondo si dedicano a questo campo di ricerca, altre affrontano le problematiche relative alla percezione del suono organizzato, indagando sugli aspetti cognitivi della fruizione musicale. Anche in campo musicologico si è assistito alla nascita e allo sviluppo di metodologie originali per l’analisi di questo tipo di musica, che ha portato un notevole contributo alla riflessione sulla musica stessa. La musica elettroacustica rappresenta quindi un campo interdisciplinare dove s’incontrano arte, scienza e tecnologia. Il programma di Emufest, aperto ieri da un seminario alla Fondazione Isabella Scelsi, presenta in nove intense giornate una quarantina di esecutori e offre un panorama molto vasto della musica elettriconica anche in Paesi lontani come la Cina e l’Argentina.
(Hans Sachs) 15 nov 2010 13:09
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