lunedì 4 ottobre 2010

Opera, un controverso “Trovatore” ha aperto il Festival Verdi Il Velino 4 ottobre

CLT - Opera, un controverso “Trovatore” ha aperto il Festival Verdi


Roma, 4 ott (Il Velino) - Un controverso “Trovatore” ha inaugurato a Parma il primo ottobre la ventesima edizione del Festival Verdi, manifestazione con cui il Teatro Regio, nel mese in cui ricorre l’anniversario della nascita del grande compositore, celebra il più alto momento della storia, della cultura e della tradizione della città emiliana. “Il Trovatore”, “I Vespri siciliani” e “Attila”, sono le opere che, in tre nuovi allestimenti, segnano il programma del Festival a Parma e nelle terre di Verdi sino al 28 ottobre. Nei 28 giorni della manifestazione, dedicati ognuno a un’opera verdiana e uno al 197esimo compleanno del maestro, si possono ascoltare interpreti verdiani dei nostri tempi: Daniela Dessì, Norma Fantini, Marianna Tarasova, Marcelo Alvarez, Fabio Armiliato, Leo Nucci, Giovanni Battista Parodi, Giacomo Prestia tra i cantanti; Susanna Branchini, Sebastian Catana, tra i giovani interpreti; Andrea Battistoni, Yuri Temirkanov, Massimo Zanetti tra i direttori d’orchestra; Lorenzo Mariani, Pierfrancesco Maestrini, Pier Luigi Pizzi. Le riserve, accompagnate da sonori fischi dal loggione, alla “prima” hanno riguardato principalmente l’allestimento scenico e il coordinamento tra buca orchestrale e cantanti. E’ possibile che il secondo di questi problemi sia il frutto di uno scarso numero di prove e venga appianato quanto prima.

E’ importante che i nodi dell’opera forse più attesa al Festival Verdi vengano, se possibili, risolti non solo per motivi artistici ma anche commerciali. La manifestazione sta per accogliere il più alto numero di spettatori stranieri della sua storia, a dimostrazione che la sua rinnovata formula, tre nuovi allestimenti e spettacoli quasi tutte le sere, trova il gradimento di appassionati di diverse tradizioni culturali, attratti dalla qualità delle produzioni e dall’atmosfera di accoglienza tipica delle terre di Verdi che il festival riesce ad esaltare.

Almeno 4.000 dei 16.000 posti disponibili per le recite di Parma e Busseto sono stati acquistati, infatti, da gruppi organizzati o da singoli spettatori provenienti dall’estero. Un dato davvero sorprendente se si tiene conto che per ogni spettatore italiano in sala, in posti di primo e secondo prezzo, quelli richiesti dai tour operator, ci sarà uno spettatore che viene da fuori Italia. La loro provenienza, come emerge dai dati, mostra la crescita di importanti gruppi che si affiancano allo zoccolo tradizionale dei vicini francesi, svizzeri e tedeschi. È il caso per esempio degli scandinavi, in netto aumento e ormai vicini, per numero, ai melomani provenienti dal Nord America. Significative sono gli arrivi attesi da paesi turisticamente emergenti come Australia, Nuova Zelanda, Singapore e Cina, dopo le recenti e trionfali tournée a Pechino e Hong Kong del “Rigoletto”. Un’importante conferma viene invece dal mercato giapponese che, in costante crescita, raggiunge quota 500 biglietti venduti.

(Hans Sachs) 4 ott 2010 10:01



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