CLT - Musica, con l’Orchestra sinfonica romana La Vecchia ricomincia da tre
Per la nuova stagione esecuzione integrale di tutte le sinfonie di Mahler, Brahms e Schumann
Roma, 27 ott (Il Velino) - È iniziata lunedì e proseguirà sino al 13 giugno la stagione dell’Orchestra Sinfonica Romana (Osr), l’unica formazione sinfonica in Europa completamente privata che non riceve neanche un euro da Stato ed enti locali. In programma due concerti la settimana (la domenica pomeriggio e il lunedì sera) nell’auditorium di via della Conciliazione, da circa duemila posti e sempre affollatissimo grazie a una politica di prezzi diretta ad incoraggiare il pubblico. L’abbonamento a 30 concerti è infatti di 300 euro ma giunge a 180 per gli anziani e scende ulteriormente a 100 per gli studenti. L’Orchestra - che ha il supporto della Fondazione Roma, di alcuni sponsor e di un pubblico entusiasta - oltre alla stagione in via della Conciliazione suona in luoghi di dolore, come ospedali e carceri. Senza mai fare alcuno sconto sulla qualità: diretti da Francesco La Vecchia, la scorsa estate la Sinfonica ha effettuato un’applaudita tournée negli Stati Uniti in luoghi dove il pubblico è noto per l’esigenza: Carnegie Hall di New York, Kennedy Center di Washington, Kimmel Center di Philadelphia, Shubert Theatre di Boston.
Nonostante queste qualità e salvo rare eccezioni, l’Osr è stata spesso snobbata da testate collegate ai “poteri forti” del mondo della musica e non ha avuto il rilievo che La Vecchia ed i suoi giovani colleghi meritano. Forse perché dà fastidio, soprattutto se si hanno riconoscimenti sulle maggiori testate internazionali, dimostrare che si può essere una grande orchestra sinfonica con professori giovani (l’età media era sui 23 anni quando l’avventura è iniziata) senza godere di appoggi politici. Questa stagione, La Vecchia e i suoi ragazzi ricominciano da tre. Il programma non ignora il grande sinfonismo italiano, specialmente Casella, ma prevede l’esecuzione integrale di tutte le sinfonie di Mahler (tranne l’ottava, chiamata “dei mille” perché richiede oltre 500 esecutori), Brahms e Schumann. Un programma ambizioso ma in cui, come dimostrato dal concerto inaugurale (L’Elegia Eroica di Casella e la prima Sinfonia di Mahler), l’orchestra promette un’ottima prova, non a caso già notata dalla critica straniera.
(Hans Sachs) 27 ott 2010 13:56
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