LETTURE/ La più antica
biografia di Mozart
E’ uscita da
pochi giorni, per i tipi di Zecchini Editore, in un’elegante veste tipografica
(pp. 700, € 59), la prima biografia su Mozart risalente al 1828. GIUSEPPE
PENNISI 18 maggio 2018 Giuseppe Pennisi
La copertina del libro
E’ uscita da
pochi giorni, per i tipi di Zecchini Editore, in un’elegante veste tipografica
(pp. 700, € 59), la prima biografia su Mozart (Georg Nikolaus Nissen Biografia
di Wolfang Amadeus Mozart pubblicata da Constanze, Vedova di Mozart a Lipsia,
1828). Dopo Tutte le lettere di Mozart. L’epistolario completo della
famiglia Mozart, 1755-1791 a cura di Marco Murara e Il diario di Nannerl
Mozart a cura di Olimpio Cescatti, la Biografia di Nissen integra le
pubblicazioni di Zecchini Editore dedicate ai documenti storici mozartiani. Il
teso della Biografia è introdotto da un bel e ricco saggio di Armando
Torno.
Nissen non
era un musicologo ma nato in una cittadina nella parte orientale del ducato di
Schleswig, allora sotto il dominio della corona danese, un funzionario del Regno
di Danimarca che lavorò in vari settori – dalle poste alla diplomazia e sposò,
nel 1809, la vedova di Mozart, dopo dieci anni di convivenza di fatto. Scrisse
la Biografia proprio su impulso di Constanze la quale, a differenza
della vulgata corrente, alla morte di Wolgang Amadeus non restò in povertà
assoluta ma godette di una pensione imperiale. Le stesse esequie del
compositore non avvennero, come mostrato in film di successo, nella miseria più
nera (la sepoltura in fossa comune era la norma in quel periodo per chi non era
un aristocratico o ricco mercante dotato di tomba di famiglia) ma furono
accompagnate, a Vienna ed a Praga, da cerimonia in sua memoria.
La Biografia
di Nissen è una tappa essenziale nella tradizione bibliografica mozartiana: per
le sue dimensioni imponenti, essa può essere considerata la prima vera e
propria biografia dedicata al compositore salisburghese. È un libro che restò
per lungo tempo, nel bene e nel male, il punto di riferimento imprescindibile
per intere generazioni di biografi mozartiani. Rileggere oggi la Biografia
significa poter scovare le radici di tanti “miti” che si sono diffusi intorno
alla figura di Mozart e andare all’affascinante scoperta della letteratura
critico-musicale pubblicata a proposito di Mozart nei primi decenni dopo la sua
morte.
Si è detto
dei ‘miti’ o piuttosto delle fake news concernenti le esequie In
un certo senso, il volume aiuta a capire anche perché Mozart non accettò
l’invito di Haydn a trasferirsi a Londra, dove avrebbe avuto forti guadagni, e neanche
quello del Re di Prussia a diventare il Maesto di Cappella della Corte. Dal
libro, infatti, emerge un Mozart non indigente, anche se sempre assillato dal
denaro a ragione del suo alto tenore di vita, ma medio borghese come dimostra
la sua casa al centro di Vienna (ancora oggi meta di visitatori), e soprattutto
desideroso della propria libertà, bene a cui attribuisce un prezzo altissimo,
soprattutto da quando comprende che la sua vita non sarà lunga.
Nissen,
burocrate della corona Danese anche se appartenente alla cultura germanica, si
dimostra uno scrittore e narratore di rango. La Biografia si basa
essenzialmente sullo studio dell’epistolario e sui ricordi di Constanze che in
tal modo intendeva conservare la memoria del marito per i posteri e rendergli
omaggio. La Biografia di Nissen è integrata da un Supplemento curato
da Constanze dopo la morte del secondo marito in cui sono raccolti contributi
di musicisti dell’epoca, un esame delle sue opere, un catalogo, nonché una
preziosa raccolta di poesie scritte in quegli anni su Mozart.
La
traduzione offre al lettore italiano la possibilità di conoscere il testo
completo di questo documento storico e al tempo stesso, con l’indicazione
dettagliata e puntuale delle fonti, intende fornire un contributo all’approfondimento
dell’indagine critica e allo studio della tradizione bibliografica
mozartiana. E’ però, un libro non solo per musicologi per tutte le persone
‘colte’ che vogliano scoprire gli anni tra la fine del Settecento e l’inizio
dell’Ottocento.
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