Al via il Festival di Busseto
dedicato a Giuseppe Verdi
Da oggi al
24 giugno sarà in scena "Verdi l’italiano, feste musicali a Busseto",
un festival che mira a ricreare l’atmosfera culturale nella quale il Maestro
crebbe
“Diede una
voce alle speranze e ai lutti. Pianse ed amò per tutti” scrive Gabriele
D’Annunzio in versi celeberrimi che ci ricordano quanta gioia abbia donato
e quanti e quali fremiti suscitato il Maestro interpretando il sentimento
popolare italiano. Verdi continua a parlare a tutti noi italiani e a
raccontarci in tutte le sfumature del nostro essere la passione e il desiderio,
l’orgoglio e l’onore, la gelosia e la speranza di riconciliazione disegnando
con un linguaggio immediatamente comprensibile i confini immateriali di un
Paese che ancora si andava formando.
Oltre al
noto festival Verdi di Parma che si celebra ogni ottobre, ce ne è uno più
piccolo, meno conosciuto, più casareccio e più genuino che inizia questo fine
settimana in quella Busseto dove il Maestro nacque, visse e lavorò.
Verdi
l’italiano, feste musicali a Busseto mira a ricreare nei suoi luoghi – tra Busseto,
Roncole Verdi e Villa Sant’Agata Verdi – in teatro, nelle vie, nelle chiese,
nei musei, con concerti e incontri, l’atmosfera culturale nella quale il
Maestro crebbe e arrivò alla piena maturità artistica per offrire esperienze
autentiche e intense al viaggiatore curioso e all’appassionato verdiano,
italiano e straniero nei fine settimana da oggi 17 marzo fino al 24 giugno
2018: concerti ed eventi che nascono intorno alle recite de La traviata -
opera che il Teatro Regio di Parma riporta al Teatro di Busseto dal 23 marzo
per cinque attesissime recite – e alle serate finali del 56º Concorso
Internazionale Voci Verdiane del 16 e 17 giugno 2017.
Quattro
appuntamenti indagheranno il rapporto del Maestro con la creazione del
sentimento nazionale. Antonio Scurati, veneziano e milanese di
adozione, si fa Francesco Maria Piave e ci racconterà – con un testo
commissionato per Verdi l’italiano – il Risorgimento mentre accade, sulle
barricate e tra i cori “patriottici” delle opere verdiane; Alberto Mattioli
presenterà nel Salone di Casa Barezzi il suo libro “Meno grigi più Verdi” dal
sottotitolo più che esplicativo: “Come un genio ha spiegato l’Italia agli
italiani”; con il Carteggio Verdi-Piroli, curato da Giuseppe Martini per
l’Istituto Nazionale Studi Verdiani, oltre trent’anni di corrispondenza tra i
due amici bussetani – dai vagiti della nuova Italia a quella dei piccoli e
grandi scandali dell’esperienza colonialista – ci diranno molto del Verdi
“politico”, del suo atteggiamento morale prima che civico, come l’inno
risorgimentale, e del Verdi che ha poi influenzato i canti di montagna della
Grande Guerra se ne darà evidenza nel concerto del Coro Vittorio Veneto: Verdi
in trincea.
Largo spazio
al futuro: nella produzione di Suor Angelica, giovani talenti si esibiranno
intorno a Paola Sanguinetti e Adriana Cicogna e, nel Concerto delle rose del
Circolo Falstaff, intorno a Desirée Rancatore; altri giovani artisti si
alterneranno sul palco del Teatro Verdi nel recital dei vincitori del Concorso
Lirico di Pavia, in uno spettacolo di Daniele Rubboli, e in quello degli
allievi dell’Accademia Bruson di Busseto promossa da Parma OperArt. Sempre a
cura dell’Accademia, una serata “omaggio a Bruson” ideata e condotta da Sabino
Lenoci.
Dedicata al
pubblico di giovanissimi la giornata del 20 maggio, per “progetto scuole”, con
il Carnevale degli animali per pianoforte a quattro mani, progetto curato da
Simona Rosella Guariso e l’esibizione dell’Orchestra Giovanile Valente.
Piaceranno al pubblico più vasto i due appuntamenti con la Banda Giuseppe Verdi
di Busseto, discendente diretta dei Filarmonici, e con la Fanfara dei
Bersaglieri di Orzinuovi.
Interessante
novità per chi volesse visitare il Teatro Verdi di Busseto in compagnia di una
guida di eccezione: quattro giovani artiste italiane si alterneranno, nei panni
di Giuseppina Strepponi, offrendo ciascuna il proprio originale racconto ricco
di aneddoti di vita privata e fatti storici. Sarà quindi Giuseppina Strepponi a
condurre i visitatori dalle sale del Teatro, quasi attraverso una porta
segreta, nel cuore dei luoghi e della vicenda verdiana.
Diverse poi
nel corso della rassegna le aperture straordinarie delle stanze private di
Villa Verdi a Sant’Agata Verdi; si alterneranno qui concerti ed esposizioni
delle carrozze del Maestro.
“Per merito
delle istituzioni del parmense unite nel sostenere il Teatro Regio – dice Giancarlo
Contini sindaco di Busseto – il Festival Verdi è oggi un forte richiamo per
il turismo culturale. Parma e Busseto, in ottobre, sono tra le primarie
destinazioni del turismo musicale nazionale ed internazionale. Verdi
l’italiano ha l’obiettivo di fare di Busseto, in primavera, quasi una
estensione – fuori stagione e tra i filari delle campagne – del Festival Verdi
e rispondere alla richiesta di appassionati italiani e stranieri alla ricerca
di esperienze culturali autentiche ed accessibili. Miriamo ad offrire qui nei
luoghi che veramente impregnarono il destino del Maestro e della sua musica –
continua Contini – momenti di musica e di riflessione per conoscere meglio
l’uomo Verdi, forse il più italiano degli italiani.
L’accordo di
collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma è indubbiamente
l’elemento più evidente del progetto che si avvale anche della competenza di
Parma Incoming tour operator leader nella promozione del nostro territorio; ma Verdi
l’Italiano – conclude Contini – è soprattutto una festa per i nostro
concorso, le nostre realtà culturali, i nostri musei, per le singole persone
che, per amore della cultura e per il Maestro Verdi in particolare, rendono
ancora viva quella civiltà operistica che il mondo ci riconosce e che rende
Busseto unica”.
“La musica
di Verdi è stata la colonna sonora delle aspirazioni risorgimentali del popolo
italiano, non vi sono dubbi, ma come si sia creato questo binomio
inscindibile nel nostro immaginario è uno dei temi della rassegna di
quest’anno. Verdi l’italiano – dice Giancarlo Liuzzi curatore del
progetto – si rivolge in particolare alle famiglie delle città vicine, come
pure ai turisti colti e appassionati d’opera in arrivo anche dall’estero.
Concerti di talenti giovani e giovanissimi si alterneranno a presentazioni ed
incontri e offriranno l’occasione per visitare i luoghi verdiani e conoscere
meglio l’artista e l’uomo Verdi. Ecco allora manifestazioni pensate per dare il
la ad una gita fuori porta che si può concludere nel corso di una giornata o
per arricchire il percorso di un viaggio culturale in Italia, magari completato
con gli spettacoli dei teatri dai grandi colonnati, del Teatro Regio di Parma o
di altri prestigiosi teatri vicini: Piacenza, Modena, Bologna, Venezia,
Firenze, Milano.”
Al progetto,
realizzato in collaborazione con il Teatro Regio di Parma e avviato nel 2017
grazie ad un contributo di Fondazione Cariparma hanno aderito, anche con
iniziative proprie, gli Amici di Verdi di Busseto, l’Associazione Bandistica
Giuseppe Verdi di Busseto, il Circolo Lirico Europeo Falstaff, Lions Club
Busseto Giuseppe Verdi, l’Associazione Le Terre Traverse che ha sede a
Fiorenzuola (Pc), il Rotary Club Salsomaggiore, il Lions Club Parma Maria
Luigia, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e Villa Verdi di Sant’Agata
Verdi – Villanova sull’Arda (Pc).
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