sabato 17 marzo 2018

Al via il Festival di Busseto dedicato a Giuseppe Verdi in Formiche 17 marzo


Al via il Festival di Busseto dedicato a Giuseppe Verdi
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Al via il Festival di Busseto dedicato a Giuseppe Verdi
Da oggi al 24 giugno sarà in scena "Verdi l’italiano, feste musicali a Busseto", un festival che mira a ricreare l’atmosfera culturale nella quale il Maestro crebbe
“Diede una voce alle speranze e ai lutti. Pianse ed amò per tutti” scrive Gabriele D’Annunzio in versi celeberrimi che ci ricordano quanta gioia abbia donato e quanti e quali fremiti suscitato il Maestro interpretando il sentimento popolare italiano. Verdi continua a parlare a tutti noi italiani e a raccontarci in tutte le sfumature del nostro essere la passione e il desiderio, l’orgoglio e l’onore, la gelosia e la speranza di riconciliazione disegnando con un linguaggio immediatamente comprensibile i confini immateriali di un Paese che ancora si andava formando.
Oltre al noto festival Verdi di Parma che si celebra ogni ottobre, ce ne è uno più piccolo, meno conosciuto, più casareccio e più genuino che inizia questo fine settimana in quella Busseto dove il Maestro nacque, visse e lavorò.
Verdi l’italiano, feste musicali a Busseto mira a ricreare nei suoi luoghi – tra Busseto, Roncole Verdi e Villa Sant’Agata Verdi – in teatro, nelle vie, nelle chiese, nei musei, con concerti e incontri, l’atmosfera culturale nella quale il Maestro crebbe e arrivò alla piena maturità artistica per offrire esperienze autentiche e intense al viaggiatore curioso e all’appassionato verdiano, italiano e straniero nei fine settimana da oggi 17 marzo fino al 24 giugno 2018: concerti ed eventi che nascono intorno alle recite de La traviata - opera che il Teatro Regio di Parma riporta al Teatro di Busseto dal 23 marzo per cinque attesissime recite – e alle serate finali del 56º Concorso Internazionale Voci Verdiane del 16 e 17 giugno 2017.
Quattro appuntamenti indagheranno il rapporto del Maestro con la creazione del sentimento nazionale. Antonio Scurati, veneziano e milanese di adozione, si fa Francesco Maria Piave e ci racconterà – con un testo commissionato per Verdi l’italiano – il Risorgimento mentre accade, sulle barricate e tra i cori “patriottici” delle opere verdiane; Alberto Mattioli presenterà nel Salone di Casa Barezzi il suo libro “Meno grigi più Verdi” dal sottotitolo più che esplicativo: “Come un genio ha spiegato l’Italia agli italiani”; con il Carteggio Verdi-Piroli, curato da Giuseppe Martini per l’Istituto Nazionale Studi Verdiani, oltre trent’anni di corrispondenza tra i due amici bussetani – dai vagiti della nuova Italia a quella dei piccoli e grandi scandali dell’esperienza colonialista – ci diranno molto del Verdi “politico”, del suo atteggiamento morale prima che civico, come l’inno risorgimentale, e del Verdi che ha poi influenzato i canti di montagna della Grande Guerra se ne darà evidenza nel concerto del Coro Vittorio Veneto: Verdi in trincea.
Largo spazio al futuro: nella produzione di Suor Angelica, giovani talenti si esibiranno intorno a Paola Sanguinetti e Adriana Cicogna e, nel Concerto delle rose del Circolo Falstaff, intorno a Desirée Rancatore; altri giovani artisti si alterneranno sul palco del Teatro Verdi nel recital dei vincitori del Concorso Lirico di Pavia, in uno spettacolo di Daniele Rubboli, e in quello degli allievi dell’Accademia Bruson di Busseto promossa da Parma OperArt. Sempre a cura dell’Accademia, una serata “omaggio a Bruson” ideata e condotta da Sabino Lenoci.
Dedicata al pubblico di giovanissimi la giornata del 20 maggio, per “progetto scuole”, con il Carnevale degli animali per pianoforte a quattro mani, progetto curato da Simona Rosella Guariso e l’esibizione dell’Orchestra Giovanile Valente. Piaceranno al pubblico più vasto i due appuntamenti con la Banda Giuseppe Verdi di Busseto, discendente diretta dei Filarmonici, e con la Fanfara dei Bersaglieri di Orzinuovi.
Interessante novità per chi volesse visitare il Teatro Verdi di Busseto in compagnia di una guida di eccezione: quattro giovani artiste italiane si alterneranno, nei panni di Giuseppina Strepponi, offrendo ciascuna il proprio originale racconto ricco di aneddoti di vita privata e fatti storici. Sarà quindi Giuseppina Strepponi a condurre i visitatori dalle sale del Teatro, quasi attraverso una porta segreta, nel cuore dei luoghi e della vicenda verdiana.
Diverse poi nel corso della rassegna le aperture straordinarie delle stanze private di Villa Verdi a Sant’Agata Verdi; si alterneranno qui concerti ed esposizioni delle carrozze del Maestro.
“Per merito delle istituzioni del parmense unite nel sostenere il Teatro Regio – dice Giancarlo Contini sindaco di Busseto – il Festival Verdi è oggi un forte richiamo per il turismo culturale. Parma e Busseto, in ottobre, sono tra le primarie destinazioni del turismo musicale nazionale ed internazionale. Verdi l’italiano ha l’obiettivo di fare di Busseto, in primavera, quasi una estensione – fuori stagione e tra i filari delle campagne – del Festival Verdi e rispondere alla richiesta di appassionati italiani e stranieri alla ricerca di esperienze culturali autentiche ed accessibili. Miriamo ad offrire qui nei luoghi che veramente impregnarono il destino del Maestro e della sua musica – continua Contini – momenti di musica e di riflessione per conoscere meglio l’uomo Verdi, forse il più italiano degli italiani.
L’accordo di collaborazione con la Fondazione Teatro Regio di Parma è indubbiamente l’elemento più evidente del progetto che si avvale anche della competenza di Parma Incoming tour operator leader nella promozione del nostro territorio; ma Verdi l’Italiano – conclude Contini – è soprattutto una festa per i nostro concorso, le nostre realtà culturali, i nostri musei, per le singole persone che, per amore della cultura e per il Maestro Verdi in particolare, rendono ancora viva quella civiltà operistica che il mondo ci riconosce e che rende Busseto unica”.
“La musica di Verdi è stata la colonna sonora delle aspirazioni risorgimentali del popolo italiano, non vi sono dubbi, ma come si sia creato questo binomio inscindibile  nel nostro immaginario è uno dei temi della rassegna di quest’anno. Verdi l’italiano – dice Giancarlo Liuzzi curatore del progetto – si rivolge in particolare alle famiglie delle città vicine, come pure ai turisti colti e appassionati d’opera in arrivo anche dall’estero. Concerti di talenti giovani e giovanissimi si alterneranno a presentazioni ed incontri e offriranno l’occasione per visitare i luoghi verdiani e conoscere meglio l’artista e l’uomo Verdi. Ecco allora manifestazioni pensate per dare il la ad una gita fuori porta che si può concludere nel corso di una giornata o per arricchire il percorso di un viaggio culturale in Italia, magari completato con gli spettacoli dei teatri dai grandi colonnati, del Teatro Regio di Parma o di altri prestigiosi teatri vicini: Piacenza, Modena, Bologna, Venezia, Firenze, Milano.”
Al progetto, realizzato in collaborazione con il Teatro Regio di Parma e avviato nel 2017 grazie ad un contributo di Fondazione Cariparma hanno aderito, anche con iniziative proprie, gli Amici di Verdi di Busseto, l’Associazione Bandistica Giuseppe Verdi di Busseto, il Circolo Lirico Europeo Falstaff, Lions Club Busseto Giuseppe Verdi, l’Associazione Le Terre Traverse che ha sede a Fiorenzuola (Pc), il Rotary Club Salsomaggiore, il Lions Club Parma Maria Luigia, l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani e Villa Verdi di Sant’Agata Verdi – Villanova sull’Arda (Pc).


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