lunedì 27 luglio 2015

Interpreti giovani e pubblico giovane: Siena si rinnova in Avvenire 28 luglio



Classica.
Interpreti giovani e pubblico giovane: Siena si rinnova
SIENA
Un’area devastata da un terremoto finanziario ed economico – quello del Monte dei Paschi di Siena – sceglie di ripartire utilizzando la grande musica come leva di sviluppo. Quest’anno, la consueta Settimana Chigiana, con produzione in loco di un’opera nuova o dimenticata, è sostituita dall’International Festival & Summer Academy. Proseguirà fino al 31 agosto (a budget sostanzialmente immutato) con due componenti: prime italiane di spettacoli che hanno avuto successo all’estero e integrazione nel festival di concerti dei giovani musicisti dell’Accademia Chigiana. Quindi, interpreti giovani e pubblico giovane. A prezzi per giovani. È un esperimento in cui credono il presidente della fondazione “Monte dei Paschi di Siena”, Marcello Clarich, e il direttore artistico, Nicola Sani. A Siena si vede accorrere un pubblico internazionale di nuove generazioni. I presagi sono positivi. In un programma così vasto, è necessario essere selettivi. Ho visto ed ascoltato: Winterreise di Schubert al Teatro dei Rinnovati nell’edizione che ha trionfato un anno fa a Aix-en-Provence e che da allora è stato vista ed ascoltata a Vienna, Amsterdam, New York, Anversa, San Pietroburgo, Mosca ed altre città europee; El Cimarrón di Hans Werner Henze nell’allestimento di Losanna al Teatro dei Rozzi; e un concerto d’archi di tre giovani gruppi nella sala neoclassica di Palazzo Chigi Chigi Saracini.
Winterreise è un’esperienza unica in quanto fonde perfettamente il pianoforte (Markus Interhäuser , appena nominato direttore artistico del festival di Salisburgo), la voce (Matthias Goerne, uno dei maggiori baritoni tedeschi) e le immagini ( William Kentridge, uno dei più noti artisti del visivo). Il ciclo di ventiquattro lieder è il viaggio verso la morte di uno “straniero” (Schubert sapeva di essere molto malato). Cresciuto in una famiglia impregnata di devozione cattolica, lo “straniero” è solo di fronte alla morte ma la accetta serenamente. Le immagini (diapositive, brevi film) di Kentridge che accompagnano il viaggio, vanno dal puro astrattismo alle silhouette in bianco e nero: nell’ultimo lied, l’arrivo della morte è accompagnato dalla visione di un funerale africano.
El Cimarrón (il tagliatore di canna da zucchero) è la vittoria contro la schiavitù di un uomo nato schiavo, fuggito per anni nella foresta cubana e diventato un leader del movimento per la libertà. È un tour de force per il baritono (Maurizio Leoni) e per il piccolo ensemble (flauto, chitarra , percussioni), ma avrebbe reso meglio con un protagonista afro-americano. Di livello il concerto del trio Frangioni- Misera-Corrado (Šostakovic), Zerkalo Quartet ( Widmann) e Quartetto Nous (Dvorák).
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“Winterreise” di Schubert ed “El Cimarrón” di Henze illuminano l’International Festival & Summer Academy, erede della tradizionale Settimana Chigiana capace di attrarre un pubblico internazionale di nuove generazioni

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