Classica.
Interpreti giovani e pubblico giovane:
Siena si rinnova
SIENA
Un’area devastata da un terremoto finanziario
ed economico – quello del Monte dei Paschi di Siena – sceglie di ripartire
utilizzando la grande musica come leva di sviluppo. Quest’anno, la consueta
Settimana Chigiana, con produzione in loco di un’opera nuova o dimenticata, è
sostituita dall’International Festival & Summer Academy. Proseguirà fino al
31 agosto (a budget sostanzialmente immutato) con due componenti: prime
italiane di spettacoli che hanno avuto successo all’estero e integrazione nel
festival di concerti dei giovani musicisti dell’Accademia Chigiana. Quindi,
interpreti giovani e pubblico giovane. A prezzi per giovani. È un esperimento
in cui credono il presidente della fondazione “Monte dei Paschi di Siena”,
Marcello Clarich, e il direttore artistico, Nicola Sani. A Siena si vede
accorrere un pubblico internazionale di nuove generazioni. I presagi sono
positivi. In un programma così vasto, è necessario essere selettivi. Ho visto
ed ascoltato: Winterreise di Schubert al Teatro
dei Rinnovati nell’edizione che ha trionfato un anno fa a Aix-en-Provence e che
da allora è stato vista ed ascoltata a Vienna, Amsterdam, New York, Anversa,
San Pietroburgo, Mosca ed altre città europee; El Cimarrón di Hans Werner Henze nell’allestimento di Losanna al Teatro dei
Rozzi; e un concerto d’archi di tre giovani gruppi nella sala neoclassica di
Palazzo Chigi Chigi Saracini.
Winterreise è un’esperienza unica in
quanto fonde perfettamente il pianoforte (Markus Interhäuser , appena nominato
direttore artistico del festival di Salisburgo), la voce (Matthias Goerne, uno
dei maggiori baritoni tedeschi) e le immagini ( William Kentridge, uno dei più
noti artisti del visivo). Il ciclo di ventiquattro lieder è il viaggio verso la
morte di uno “straniero” (Schubert sapeva di essere molto malato). Cresciuto in
una famiglia impregnata di devozione cattolica, lo “straniero” è solo di fronte
alla morte ma la accetta serenamente. Le immagini (diapositive, brevi film) di
Kentridge che accompagnano il viaggio, vanno dal puro astrattismo alle
silhouette in bianco e nero: nell’ultimo lied, l’arrivo della morte è
accompagnato dalla visione di un funerale africano.
El Cimarrón (il tagliatore di canna da
zucchero) è la vittoria contro la schiavitù di un uomo nato schiavo, fuggito
per anni nella foresta cubana e diventato un leader del movimento per la
libertà. È un tour de force per il baritono (Maurizio Leoni) e per il piccolo
ensemble (flauto, chitarra , percussioni), ma avrebbe reso meglio con un
protagonista afro-americano. Di livello il concerto del trio Frangioni-
Misera-Corrado (Šostakovic), Zerkalo Quartet ( Widmann) e Quartetto Nous
(Dvorák).
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“Winterreise” di Schubert ed “El Cimarrón” di
Henze illuminano l’International Festival & Summer Academy, erede della
tradizionale Settimana Chigiana capace di attrarre un pubblico internazionale
di nuove generazioni
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