Il “Golgota” di Bartabas
26
- 07 - 2015Giuseppe Pennisi
A Roma è stato presentato uno spettacolo
davvero straordinario: ‘Golgota’ di Bartabas e Andrés Marin. Purtroppo,
trattandosi dell’ultimo fine settimana di fine agosto (le quattro repliche
terminano il 27 luglio), il Teatro dell’Opera non era affollato come sarebbe
dovuto essere.
Regista, scenografo, maestro di
equitazione, Bartabas è un artista creativo in tutti i sensi. Con la sua équipe
(numerosi sono cavalli di razza) , il Théâtre équestre Zingaro, ha creato due
filoni di spettacoli: uno grandioso con decine di cavalli e cavalieri ed uno
sperimentale (chiamati chapitaux) in cui un numero limitato di cavalli, guidati
da amazzoni, interagisce con danzatori e musica esaltando la poesia del corpo.
‘Golgota’, coprodotto con Bonlieu Scéne Nationale Annecy e la Bâtie festival di
Ginevra nell’ambito di un progetto più ampio di cui fanno parte numerosi
comunità francesi, appartiene a questo secondo genere.
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Si entra nella sala del Teatro dell’Opera
cosparsa di incenso. Un piccolo sacrestano, in effetti un agilissimo nano,
accende candele a sipario chiuso. Quando si alza il sipario, ci si accorge che
si è ad uno spettacolo religioso; in cui uomini e cavalli rievocano le varie
‘stanze’ della via crucis. Naturalmente è teatro in musica, non un concorso
ippico. Un attore/danzatore (William Panza) interpreta i vari ruoli
(principalmente quello del Cristo) un controtenore (Christophe Baska) canta
motteti di Tomás Luis de Victoria (1548-1611- organista, compositore e cantore
del tardo rinascimento spagnolo) accompagnato al liuto da Marc Wolff ed alla
cornetta da Adrien Mabire. Due cavalli bianchi e due bruni, cavalcati da
amazzoni, fanno il resto. Con pochissima attrezzeria ma abilissimi giochi di
luce, il succedersi delle scene evoca El Greco ed il Tintoretto. In breve, uno
spettacolo mistico di grande bellezza il cui il corpo umano ed i corpi dei
cavalli esaltano la propria bellezza – in un momento, danzando quasi all’unisono.
Bartabas e la sua équipe hanno fama
mondiale, sono spesso i tournée , mancavano da Roma da dieci anni.
Probabilmente, ‘Golgota’ avrebbe avuto maggior successo di pubblico la
settimana Santa. Chi non lo ha ancora visto corra all’ultima replica. Ne vale
la pena.
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