Imposte, Renzi attacca la famiglia?
25 - 07 - 2015Giuseppe Pennisi
Le ipotesi allo studio del governo
sull'abbassamento della franchigia per l'imposta di successione, al fine di coprire
il piano di riduzione fiscale annunciato dal premier, ha un bel po' di
controindicazioni...
Formiche.net lo anticipò il 4 giugno 2014. Dato
che le voci diventavano insistenti, il 15 gennaio chiese una smentita al
Presidente del Consiglio in persona. La smentita non è mai arrivata. Oggi,
però, sappiano come verrà in parte finanziato il programma di riduzione delle
imposte delineato nei giorni scorsi a Milano, anche grazie a un articolo di Antonio
Signorini sul Giornale di oggi: abbassando la franchigia
dell’imposta di successione, reintrodotta dal governo Prodi in forma blanda e
mirata a colpire unicamente i maggiori patrimoni, ma che negli ultimi anni
aveva dato un gettito inferiore al costo della sua amministrazione.
Non solamente ci si potrà aspettare
poco gettito perché i capitali ‘veri’ scapperanno all’estero ma il radicale
aumento dell’imposta (la franchigia verrebbe abbassata ai 200.000 euro e
l’imposta portata al 20%, una delle più alte al mondo). Sarebbe il più duro
attacco al concetto stesso di famiglia dalla nascita del Regno d’Italia nel
1861.
I collaboratori del Presidente del
Consiglio dovrebbe non solo riprendere in mano il A Treatise on
Family del Premio Nobel Gary Becker, pubblicato in versione
economica (in brossura) nel 1993, ma il saggio di Anne Alstott della
Università di Yale su Family Values, Inheritance Law, and Inheritance
Taxation del 2013 (che riassume un seminario internazionale del 2008).
L’inglese del Presidente del Consiglio è migliorato notevolmente negli ultimi
mesi.
In breve, sotto il profilo economico
e sociale, il ‘buon’ padre di famiglia e la ‘buona’ madre di famiglia accumula
non solo per la propria vecchiaia (secondo il teorema di Modigliani sui
risparmi) ma per lasciare capitale per i propri figli. Lo conferma una vastissima
letteratura internazionale e i recenti rapporti annuali dell’Istat per quanto
attiene all’Italia. Ciò è tanto più valido nell’Europa di questi tempi che
sembra entrata in una stagnazione secolare in cui le nuove generazioni avranno
molto meno di quelle precedenti.
E’ un attacco all’istituto stesso
della famiglia più duro di quello che si sta facendo con i matrimoni e le
adozioni ‘gay’. E’ più forte di quello che Renzi sferrerebbe ammettendo la
poligamia o la poliandria in Italia. Analisi empiriche di religioni e società
che praticano la poligamia (dai mormoni ai mussulmani) dimostrano che la
ragione di fondo consiste nell’assicurata la successione (di cui, ad esempio,
nel Corano si vieta l’imposizione e si prescrivono in dettaglio la regole da applicare
ai lasciti). L’accumulazione di capitale per i figlio è uno degli obiettivi
della poliandria praticata in alcune società della Oceania nonché del Tibet e
del Nepal.
Matteo, ripensaci. Leggi
l’opuscolo E io pago-Manifesto Anti-Tasse del centro studi ImpresaLavoro
per vedere che aumentare l’imposta di successione è gioco delle tra carte che
può costare moltissimo proprio a chi fa carte.
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