sabato 24 dicembre 2011

NATALE MUSICALE A ROMA: BALLETTI E CONCERTI NELLA CAPITALE in Il Velino 24 dicembre

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NATALE MUSICALE A ROMA: BALLETTI E CONCERTI NELLA CAPITALE

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Roma - Cosa segnalare nella pletora di musica natalizia a Roma? Alcuni spettacoli di balletto ancora in corso ed alcuni concerti - si sa hanno pochissime repliche - che è stato un vero peccato perdere. I tre balletti sono quelli di Pëtr Ill’č Čajkovskij spettacoli tra i più gettonati in tutto il mondo in questo ultimo scorcio di 2011. In Italia se ne contano una dozzina di edizioni. Nella sola Roma vengono rappresentati Il Lago dei Cigni e La Bella Addormentata da compagnie in tournee e ben due diversi allestimenti di Lo Schiaccianoci dal 20 dicembre al 7 gennaio
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Soffermiamoci su quello, molto spettacolare, inaugurato con un gala di beneficienza al Teatro dell’Opera il 20 dicembre ed in scena tutte le sere sino al 30, con tre cast che si alternano. Le scene di Carlo Savi e le luci di Mario De Amicis sono supportate da proiezioni computerizzate che rievocano i laghi baltici non distanti da San Pietroburgo. La coreografia di Slawa Muchamedow segue fedelmente quella originale di Marius Petita del 1892 La bacchetta di Nir Kabaretti è puntuale. Il cast è interamente costituito dai complessi del teatro (spicca Gaia Straccamore) con l’eccezione di Anton Bogov nel ruolo del principe, in alcune serate. In breve, uno spettacolo tradizionale per famiglie. Non fa concessioni alle interpretazioni più recenti (Cranko, Nureyev) che (in linea con una scrittura orchestrale languida e quasi novecentesca), trasformano il balletto in una fantasia sensuale ove non erotica. Accentua i movimenti di massa e gli aspetti acrobatici
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È pure una favola per grandi e piccini il meno grandioso allestimento a cura de ll Balletto di Rom in scena sino al 7 gennaio all’Auditorium di Via della Conciliazione. Tra i concerti pre-natalizi due emergono su tutti gli altri. Il primo è il “Messiah” di Haendel proposto dall’Accademia di cui è stata presentata la “versione di Dublino” del lavoro (raramente eseguita in Italia). Ne è stata affidata l’esecuzione ad uno specialista di musica barocca, Fabio Biondi creatore e guida del complesso “Europa Galante”. Fabio Biondi è oggi il simbolo della perpetua ricerca di uno stile che vuole essere libero da condizionamenti dogmatici e sempre interessato di un linguaggio unico. Scegliere di eseguire il Messiah di Dublino, quindi, lungi dal voler affermare una “superiorità” di questa versione rispetto alle altre, vuol dire riportare questo lavoro alla sua primordiale semplicità e ai suoi contenuti umani, lontani dai miti sontuosi e mistici che da sempre caratterizzano, nell’immaginario collettivo, questo capolavoro musicale”. La pagina più famosa è l’Alleluia, che conclude la seconda delle tre parti: quando re Giorgio II d’Inghilterra udì per la prima volta questo brano, ritenne il valore della composizione tale da meritare ch’egli si levasse in piedi e rimanesse in quella posizione, in segno di rispetto, per la durata dell’intero brano. direttore, orchestra e coro hanno avuto circa 20 minuti di applausi.

Sempre alla Sala Santa Cecilia, il 22 dicembre al concerto ad inviti in occasione del Premio Roma per la Pace e l’Azione Umanitaria, conferito all’attivista tunisina Lina Ben Mhenni – il cui blog è stato elemento importante nella “Primavera Araba” - si sono potuti ascoltare due giovani – il direttore d’orchestra ventottenne Daniele Rustoni ed il pianista trentaseienne Denis Matsuev - in due difficilissime concerti di Rachmaninoff, il secondo ed il terzo. Una serata davvero emozionante. (ilVelino/AGV)
(Hans Sachs) 24 Dicembre 2011 11:18

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