Inscena
2011, il sipario si chiude con Lo schiaccianoci
di Giuseppe Pennisi
I tre balletti di Pëtr Il'ic Ciajkovskij sono gli spettacoli più gettonati in questo ultimo scorcio di 2011. In Italia se ne contano una dozzina di edizioni. Nella sola Roma vengono rappresentati Il lago dei cigni e La bella addormentata da compagnie in tournée e ben due diversi allestimenti di Lo schiaccianoci, in scena fino al 7 gennaio.
Quello inaugurato con un gala di beneficenza al Teatro dell'Opera il 20 dicembre e in scena tutte le sere fino al 30, ha tre cast che si alternano. Le scene di Carlo Savi e le luci di Mario De Amicis sono supportate da proiezioni computerizzate che rievocano i laghi baltici non distanti da San Pietroburgo. La coreografia di Slawa Muchamedow segue fedelmente quella originale di Marius Petita del 1892 La bacchetta di Nir Kabaretti è puntuale. Il cast è interamente costituito dai complessi del teatro (spicca Gaia Straccamore) con l'eccezione di Anton Bogov nel ruolo del principe, presente in alcune serate. In breve, si tratta di uno spettacolo tradizionale per famiglie. Non fa concessioni alle interpretazioni più recenti (Cranko, Nureyev) che, in linea con una scrittura orchestrale languida e quasi novecentesca, trasformano il balletto in una fantasia sensuale ove non erotica. Accentua i movimenti di massa e gli aspetti acrobatici. Anche il meno grandioso allestimento a cura de ll Balletto di Roma in scena fino al 7 gennaio all'Auditorium di Via della Conciliazione è uno spettacolo fruibile e godibile da grandi e bambini. (riproduzione riservata)
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