Al Teatro Massimo e al Nuovo Montevergini
I “Globolinks” sbarcano a Palermo
Giuseppe Pennisi
Il Teatro Massimo di Palermo è una delle rare fondazioni liriche che da sei anni chiude i bilanci in attivo. È anche quello che in ogni stagione presenta almeno tre spettacoli innovativi – la prossima inizia il 22 gennaio con “La Damnation de Faust” di Berlioz, coprodotta con Londra e con la regia di Terry Gilliam - e dedica molta attenzione al pubblico di domani: circa 40.000 ragazzi frequentano i programmi specialmente tarati per le scuole (in cui le opere in cartellone vengono presentate in forma ridotta e con spiegazioni particolarmente adatte ai giovani) e ogni anno include spettacoli particolarmente adatti alle nuove generazioni.
Questa stagione dopo il successo di “Cenerentola.Com” di Nicola Sani (in cui la fiaba viene ambientata nel mondo dei personal computer e social network) arriva “Help, Help, the Globolinks” di Giancarlo Menotti, commissionata dall’Opera di Amburgo alla fine degli Anni Sessanta.
In breve, il mondo attaccato dai marziani viene salvato da una bambina che suona con tanta destrezza il violino da metterli in fuga. Le opere di Menotti dietro un’apparenza realistica (ambientazione per lo più contemporanea, plausibilità e semplicità degli argomenti e dei sentimenti trattati) celano sempre una valenza simbolica. Chi ha vissuto in America sa che ogni anno nel periodo natalizio l’opera viene messa in scena anche nelle città di provincia, spesso nei teatri delle scuole o delle chiese. Da decenni è un mito per bambini grandi e piccoli. La musica è diatonica, di facile comprensione, il testo semplice, il messaggio va dritto al cuore.
Il nuovo allestimento in scena a Palermo (ben 21 repliche) guarda ai classici della fantascienza anni Cinquanta-Sessanta con un doppio piano di lettura: per l'infanzia ma anche agli adulti. L’opera viene presentata in italiano, in una versione del libretto firmata dal compositore. Il team creativo, tutto al femminile, guidato dalla regista Elisabetta Marini con la scenografa Guia Buzzi e la costumista Daniela Cernigliaro, artiste già note per la loro eleganza e fantasia dal pubblico palermitano. Sul podio dell'Orchestra del Teatro Massimo Attilio Tomasello. Le luci sono di Claudio Schmid, il video artista Lorenzo Curone.
Sul palcoscenico del Nuovo Montevergini, per le 21 recite in calendario (mattina e pomeriggio o sera fino al 20 dicembre) si alterna un nutrito gruppo di interpreti.
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