Classica.
Capodanno
con “Il Pipistrello”
GIUSEPPE
PENNISI
Le due
maggiori istituzioni musicali romane iniziano il 2017 con due produzioni molto
differenti del medesimo lavoro: Il Pipistrello di Johann Strauss jr. Al
Teatro dell’Opera, fino a oggi (poi va a Parigi) viene proposta la versione in
forma di balletto creata da Roland Petit alla fine degli anni 70. All’Accademia
di Santa Cecilia è andata in scena dal 5 al 7 gennaio, in forma di concerto,
con il secondo e terzo atto compattati e interpolati con altra musica
dell’epoca. Chi è più fedele? Il Pipistrello al Teatro dell’Opera è puro
Roland Petit: un balletto di gran classe in cui viene modificato il libretto
dell’operetta straussiana e adattata la partitura, velando lo spettacolo di una
“leggera malinconia” per il tempo- che-fu. È uno spettacolo raffinato ed
elegante. Oltre ai protagonisti (MariaYakovieva, Friedmann Vogel, Antonello
Mastrangelo, Annalisa Cianci, Alessandro Rende), il corpo di ballo del Teatro
dell’Opera di Roma e l’orchestra diretta da David Garforth danno una magnifica
prova.
Più vicina
all’allegria di Strauss, la versione della Santa Cecilia. Cantata in originale,
con un narratore (Neri Marcorè), l’orchestra diretta dal giovane Gustavo
Gimeno, il coro guidato da Ciro Visco e sei straordinari interpreti (Markus
Werba, Silvana Dussmann, Michaela Selinger, Jochen Kupfer, Sofia Fomina e
Massimo Simeoli) lo spettacolo è una bottiglia di champagne piena di bollicine
divertenti.
©
RIPRODUZIONE RISERVATA
Teatro
dell’Opera e Santa Cecilia aprono il 2017 con lo stesso titolo di Strauss Ma
uno è un balletto, l’altro un concerto
Nessun commento:
Posta un commento