L’estate è il momento della
musica antica
luglio 13,
2016 Giuseppe Pennisi
Una delle
manifestazioni con maggiore tradizione è il Festival di Musica Antica di
Urbino, giunto alla 48a edizione. Dal 16 al 26 luglio 2016
Pochi sanno
che luglio ed agosto sono il momento della musica antica. Gli appassionati del
genere – a cui si rifanno compositori contemporanei come György Kurtág e Lásló
Tihanyi, ascoltati di recente a Siena al Chigiana Internal Festival and Summer
Academy – vanno da anni in pellegrinaggio a Beaune in Borgogna ed a Innsbruck
nel Tirolo. Eppure una delle manifestazioni con maggiore tradizione è il
Festival di Musica Antica di Urbino, giunto alla 48a edizione. Dal 16 al 26 luglio
2016, i grandi interpreti della musica antica si riuniscono nella città di
Raffaello per il festival organizzato annualmente dalla FIMA (Fondazione
Italiana per la Musica Antica) con un fitto calendario. Urbino, città museo dal
1998 patrimonio dell’umanità, è protagonista della scena musicale
internazionale, forse più noto all’estero che in Italia.Al festival fanno di
sfondo i corsi di perfezionamento rivolti anche ai più piccoli: Urbino Musica
Giovani è la proposta per giovani musicisti di ogni livello (di età compresa
tra i 6 e i 16 anni) invitati a confrontarsi attraverso lo studio delle più
belle pagine del repertorio antico e barocco. Dieci intensi giorni durante i
quali centinaia di musicisti e appassionati giungeranno a Urbino da ogni parte
del mondo . Urbino Musica Antica si conferma come punto di riferimento per
l’approfondimento della prassi esecutiva antica anche grazie alla magica
sinergia che si instaura tra gli allievi dei corsi di perfezionamento, veri e
propri laboratori di produzione musicale, in cui l’esperienza della musica
viene vissuta in una cornice fuori dal tempo, in un luogo in sintonia con
l’epoca del repertorio eseguito.
Il Festival,
sotto la direzione artistica di Marcello Gatti è organizzato con il sostegno
del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della
Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, del Comune di Urbino, della Comunità
Montana dell’alto e medio Metauro, dell’ERSU, della Regione Marche, della
Provincia di Pesaro e Urbino, del Centro Provinciale Promozione Beni Culturali,
e della Commissione Nazionale Italiana UNESCO e promosso dalla Città di Urbino
– Assessorato Rivoluzione e Cultura guidato da Vittorio Sgarbi.
La rassegna
si apre sabato 16 luglio presso il Salone Raffaello. Nel primo concerto amor
sacro e amor profano si contrapporranno in un avvincente programma di musica
seicentesca dal titolo In dulcedine et ardore, che vedrà impegnate il soprano
Lia Serafini e l’arpista Maria Cleary. Domenica 17 luglio, nel Salone
Raffaello, Susanne Scholz proporrà un Recital di violino con musiche di G.
Bassano, Th. Baltzar, J. J. Vilsmayr, J. S. Bach e successivamente l’ensemble
Concerto Palatino (Bruce Dickey, cornetto; Veronika Skuplik, violino; Charles
Toet e Joost Swinkels, tromboni, Marcin Szelest, organo) proporrà il programma
dal titolo Un rumore magnifico… musiche del Seicento per cornetto, violino e
tromboni di G. Frescobaldi, G. Gabrieli, P. Lappi, C. Ritter, G. P. Cima, Gio.
M. Cesare, J. Stephani, G. Bassano, M. Weckmann, Ludovico da Viadana, N.
Corradini, H. Scheidemann. Il programma percorre una visita ideale dei centri
della canzone strumentale, dalla scuola romana di Frescobaldi alle cappelle
musicali del nord Italia (Brescia, Venezia, Milano) per giungere fino alla
Germania del nord.
Lunedì 18
luglio il Cortile d’onore di Palazzo Ducale ospiterà uno dei concerti di punta
del festival: la European Union Baroque Orchestra (EUBO) diretta da Lars Ulrik
Mortensen, in un programma dal titolo Händel e i suoi colleghi londinesi
impagina musiche di J. E. Galliard, W. Babell, G. Sammartini, F. Geminiani e
naturalmente Georg Friedrich Händel. Martedì 19 luglio nel Salone Raffaello si
esibirà il gruppo Accademia Ottoboni (Manuel Granatiero, traversiere; Helena
Zemanova, violino; Ayako Matsunaga, violino; Teresa Ceccato, viola; Marco
Ceccato, violoncello) con il programma Be (Classic) or not to be (Classic) che
mette a confronto le composizioni per flauto e quartetto d’archi di Mozart e
Boccherini.
Si respirerà
un’atmosfera del tutto diversa nel concerto che Evangelina Mascardi (chitarra
barocca) e Lincoln Almada (arpa gesuita e percussioni) terranno mercoledì 20
luglio nel Salone Raffaello. …un solo cammino… è il titolo del programma che
comprende danze e improvvisazioni dalla Spagna all’America Latina. I due
musicisti ci accompagneranno nell’esplorazione della musica tradizionale del
Sudamerica mettendone in rilievo le numerose ascendenze europee risalenti ai
secoli dei Conquistadores.
Luca
Guglielmi suonerà giovedì 21 luglio proponendo un recital di clavicembalo dal
titolo Il labirinto armonico d’Arianna. È un confronto dialettico tra due
compositori tedeschi: Johann Caspar Ferdinand Fischer e Johann Sebastian Bach.
Nel celebre “Necrologio” di J. S. Bach, compilato da suo figlio Carl Philipp
Emanuel Bach e da Johann Friedrich Agricola, il celebre clavicembalista Johann
Caspar Ferdinand Fischer (Kapellmeister a Baden) è presentato come uno dei
compositori “moderni” che più hanno influenzato la formazione dello stile di
Bach, insieme ai più “antichi” Frescobaldi e Buxtehude. Di fatto, più che una
semplice influenza, si tratta di un vero e proprio riutilizzo di temi, forme e
modelli compositivi che Bach ha impiegato per la creazione dei suoi “monumenti
musicali” più compiuti come il Clavicembalo ben temperato o le grandi Suites.
Sempre il 21 luglio, uno dei più grandi virtuosi di liuto oggi esistenti, Paul
O’Dette, eseguirà un programma dedicato al periodo d’oro del repertorio per
liuto con un programma ambientato nell’Inghilterra elisabettiana che include
anche piacevoli ballate tradizionali.
Venerdì 22
luglio, Antonio Carrilho (flauto dolce) ed Enrico Baiano (clavicembalo)
proporranno un recital dedicato al settecento tedesco dal titolo L’autunno del
Barocco. Sabato 23 luglio sarà la volta di un giovane gruppo nato in Israele ma
formatosi presso la Schola Cantorum di Basilea, l’ensemble Profeti della Quinta
con il programma Ego dormio et cor meum vigilat (musiche di L. Luzzaschi, S.
Rossi, G. Frescobaldi, O. Harmelin E. Rotem, A. Grandi). L’intero programma del
concerto ruota intorno a un prezioso manoscritto del primo ‘600 la cui storia
si presenta intrigante ancor prima di ascoltarne la musica: acquistato per caso
su una bancarella viennese e in seguito battuto all’asta da Sotheby’s, è
successivamente scomparso in mani private, ma non senza essere stato
miracolosamente riprodotto in una versione digitale che lo rende disponibile a
tutti
Con il
concerto di domenica 24 luglio si darà inizio alla fase del festival che mette
in scena la musica prodotta a Urbino stessa. Nel Cortile d’Onore di Palazzo
Ducale l’Orchestra FIMA, diretta da Alfredo Bernardini, si esibirà in un nel
concerto di musiche di J. F. Fasch, C. Tessarini, F. Geminiani.
Lunedi 25
luglio alle 21,30, l’ensemble LaReverdie (Claudia Caffagni, voce, liuto; Livia
Caffagni, voce, flauti, viella, Elisabetta de Mircovich, voce, symphonia,
viella, Sara Mancuso, arpa, organo portativo, claviciterio), metterà in scena
un concerto dal titolo Ars cantus mensurabilis – Il trionfo della polifonia in
Francia nel XIII secolo Martedi 26 luglio l’Ensemble vocale e strumentale FIMA
diretto da Alessandro Quarta presenterà il terzo progetto realizzato da docenti
e allievi durante il festival, dedicato all’Oratorio romano.
Lunedì 15
agosto alle 18.30 il festival riprende per una serata e si conclude in bellezza
nell’ambito della Festa del Duca, l’evento multicolore che il comune di Urbino
organizza ogni anno a metà agosto: una grande fiera, che unisce artigianato,
arte, rievocazioni storiche, cucina rinascimentale e molto altro, in cui non
poteva mancare la musica del rinascimento. L’ensemble Bella Gerit,
specializzato nella riscoperta e riproposta di musiche rinascimentali legate
alla corte di Urbino propone quest’anno “Le Novellette a sei voci”,
dell’urbinate Simone Balsamino, dedicate ai Della Rovere.
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