Festival.
Sagra musicale umbra all’insegna della libertà
La rassegna dedicata alla caduta del muro di Berlino. Spicca l’edizione critica del “Ratto dal serraglio” di Mozart diretto da Jacobs
Sagra musicale umbra all’insegna della libertà
La rassegna dedicata alla caduta del muro di Berlino. Spicca l’edizione critica del “Ratto dal serraglio” di Mozart diretto da Jacobs
GIUSEPPE PENNISI
In numerosi libri, uno studioso di sociologia della politica di scuola laica, Luciano Pellicani, ricorda che la religione e la Fede sono il più efficace baluardo contro l’autoritarismo. Il principale, ed il più antico, festival di “musica dello spirito”, la Sagra Musicale Umbra (6-14 settembre), dedica la sua edizione 2014 alla caduta del muro di Berlino. Ha come tema conduttore “La Libertà”.
La Sagra è iniziata con un concerto in cui gli inni di Cherubini e di Gossec per la rivoluzione francese del 1789 sono stati coniugati con la “grande sinfonia funebre e trionfale” di Berlioz per quella del 1830 sotto la direzione di Claudio Paradiso. La stessa sera del 6 settembre, la Sagra è proseguita, nell’elegante Teatro Morlacchi con una rarità: il debutto della tournée europea di
Die Entfürung aus dem Serail (Il Ratto dal Serraglio) di Wolfgang A. Mozart nell’edizione critica della Akademie für Alte Musik di Berlino diretta da René Jacobs con voci tra le migliori sul mercato: Robin Johannsen, Mari Eriksmoen, Mauro Peter, Julian Prégardien, Dimitry Ivashchenko, Cornelius Obonya. L’opera verrà registrata da
Harmonia Mundi, con cui Jacobs sta pubblicando i maggiori lavori teatrali di Mozart.
Cosa c’entra con “La Libertà” una turquerie spesso proposta come un’opera buffa? E come mai questa edizione innovativa viene presentata il 22 settembre a Bruxelles nel quadro delle manifestazioni dell’Unione Europea (UE) per il crollo del muro? La versione integrale di Die Entfürung mostra che il lavoro è un inno alla libertà. Il protagonista, il Pascià Selim, spiega di essere un cristiano di Orano costretto a diventare mussulmano. È il prototipo del sovrano illuminista. Le due protagoniste femminili, Kostanze e Blonde, sono esempio di una “libertà di genere” in difesa delle proprie convinzioni e della propria persona. È un’esecuzione secca, senza orpelli ed imbellimenti, da assaporare e meditare. Il 7 settembre, nel pomeriggio, il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, il Tetrakis Ensemble e l’ensemble da camera di Perugia, hanno coniugato, nel museo di Mon-tefalco, la libertà con la morte di un tiranno (Milhaud), la morte di Maria Antonietta (Dussek), i canti di prigionia (Dallapiccola) ed il requiem (Pizzetti). La sera, nel Tempio San Michele Arcangelo di Perugia il tema è stato declinato con musica sacra dell’America Latina.
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SOPRANO. Robin Johannsen
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