ROMA
, CENERENTOLA DIVENTA SOLARE
Giuseppe Pennisi
Mentre infuriano
le polemiche sul futuro del Teatro dell’Opera di Roma Capitale (nuova
denominazione ufficiale), va in scena sino al 5 ottobre Cenerentola di Sergej Prokofiev. Assente da circa dieci anni dal
palcoscenico romano, il nuovo
allestimento sostituisce quello, curato da Carla Fracci, visto per numerose
stagioni. Cenerentola ebbe la prima
al Bolshoi il 21 novembre 1945. Non è banale ricordarlo: il compositore, che
aveva partecipato alla ‘grande guerra patriottica’ 1939-45 e scritto
lavori per l’armata rossa, intendeva
prospettare un futuro denso di promesse.
Mentre gran
parte delle edizioni, si basano sulla coreografia originaria di Petipa
e Lev Ivanov, in questa versione Derek Deane, a lungo alla guida dell’English
National Ballet, segue la ‘scuola britannica’, principalmente Frederick Ashton. Quindi, una Cenerentola molto British in cui la Madrina accompagna la fanciulla
verso il suo sogno di vita. La coreografia di Deane è solare (e si differenzia
da quelle ‘gotiche’ che la hanno preceduta) .E’ una sfida per i protagonisti e per tutto il
corpo di ballo in quanto comporta un ritmo molto serrato .Semplici ma
interessanti le scene di Michele Della Cioppa ; belli i costumi di David
Walker.
La grande
scoperta per il pubblico italiano è Maria
Kochetkova, giovane prima ballerina del balletto di San Francisco (dove ha
creato il ruolo). Ha iniziato la carriera come ginnasta, passando alla danza
moderna e portando queste esperienze nel balletto sulle punte. Si alternano tre
cast nelle dieci repliche.
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