sabato 28 gennaio 2012

COLLABORAZIONE E FLESSIBILITA’ , LA RICETTA TEDESCA in Il Riformista 27 gennaio

I LIBRI DEI MINISTRI-MICHEL MARTONE
COLLABORAZIONE E FLESSIBILITA’ , LA RICETTA TEDESCA
Giuseppe Pennisi
Mentre il Decreto Legge sulle liberalizzazioni inizia un percorso non privo di trabocchetti tra Camera e Senato, il Governo è alle prese con la messa a punto di uno degli aspetti più difficili del proprio programma: la riforma del mercato del lavoro. Il ‘dossier’, per utilizzare il lessico comunitario che ormai circola a Palazzo, è , in gran misura, nelle mani del Vice Ministro Michel Martone, un giuslavorista.
In questi giorni, la sua scrivania è piena di testi di letteratura economica. In primo luogo, un’analisi di Bruno Frey su cosa abbiamo imparato in 60 anni di political economy (la disciplina che studia l’interazione tra pensiero economica ed azione politica)- è il CESifo Working Paper No. 3684. Amare le conclusioni; mentre il successo disciplinare è innegabile, i risultati pratici sono stati modesti. Quindi. Potrà essere di poco aiuto nella messa a punto della riforma.
Eppure è proprio un testo di political economy che meglio illustra ed interpreta le riforme attuate nella Repubblica Federale Tedesca negli ultimi vent’anni: “The Paradox of Liberalization – Understanding Dualism and the Recovery of the German Political Economy" di Anke Hassel , una delle maggiori specialiste tedesche di economia del lavoro . Lo studio è stato diramato lo scorso settembre come LEQS Paper No. 42/2011 in attesa di essere pubblicato. Dimostra come le trasformazioni realizzate oltre Reno a livello sia di normativa generale sia delle singole imprese sono state guidate da una coalizione di leader industriali e sindacali (specialmente di imprese orientate all’esportazione) che hanno metabolizzato il significato dell’integrazione economica internazionale.
Conclusioni nella stessa direzione sono quelle di Ulf Rinne e Klaus F. Zimmermann nell’IZA Discussion Paper No. 650 :”Another Economic Miracle ? The German Labor Market and the Great Recession”. In risposta alla crisi, la Germania ha mostrato un alto grado di flessibilità grazie alla collaborazione tra parti sociali e tra esse ed i Governi che si sono succeduti dall’unificazione. E’ sempre la coalizione tra imprese all’avanguardia e sindacalisti riformisti al posto del conducente:

C’è , o si può costruire, una coalizione analoga in Italia? Od altrove? Pessimista P.N. Raja Junankar dell’Università di Sidney Occidentale: dalla lontana Australia tratteggia un quadro fosco della disoccupazione di lunga durata e delle rigidità normativa (che favoriscono pochi e danneggiano i giovani) in un saggio sulle ricadute economiche occupazionali nell’Ocse della crisi economica globale.

Nessun commento: