lunedì 14 febbraio 2011

LA BELLEZZA RENDE (AGLI UOMINI) La Gazzetta finanziaria de Il Foglio 14 febbraio

AND THE PAPER IS...
LA BELLEZZA RENDE (AGLI UOMINI)

Per circa 20 anni un consorzio di università americane e canadesi si sono interrogate su questo punto: la bellezza, nel senso di avvenenza fisica, rende? E a chi? Sono stati pubblicati interessanti lavori – dopo avere definito quali sono oggi i canoni di avvenenza (ben differenti di quelli dei tempi, ad esempio, di Rubens) – con i quali si è appurato che a) nel lavoro dipendente gli uomini "belli" fanno carriera più degli altri; b) nelle libere professioni, gli uomini "belli" guadagnano di più; c) gli allievi di docenti "belli" hanno voti più alti ai test standard per l'ammissione nelle università americane. Una caratteristica soltanto nord americana? Bradley Ruffles, della Ben Gurion University, e Zeev Shtunider, della Ariel University, hanno appena diramato il paper "Are Good-Looking People More Employable?" sulla base di un campione di 5.312 curricula con foto per 2.656 richieste apparse sui giornali di Europa e Israele. Risultato: sono ancora una volta i maschi belli a vincere. Nonostante le dicerie, quindi, sul lavoro la donne, se belle, non hanno una rendita di avvenenza. Come mai? I neuro economisti sussurrano che le donne belle sposano uomini belli e perdono interesse nella carriera e nel guadagno (perché se ne occupano i mariti) (Giuseppe Pennisi)

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