UN’ORCHESTRA VIRTUALE PER IL DRAMMA DI BUTTERFLY
Tosca e Madama Butterfly in bilico fra tradizione e innovazione sono in scena al Piccolo Lirico di Roma fino al 12 giugno. Il teatro, che ha solo 150 posti, si è gradualmente affermato sperimentando allestimenti a basso costo con un cartellone di titoli noti al grande pubblico. Opere e drammi in musica vengono dunque ridotti, l'orchestra è virtuale e le scene proiettate grazie ad abili composizioni su computer. La Japan Electronic Keyboard Society ha inserito il teatro nell'Open Research Center Project dell'Università Musicale di Showa. Il Piccolo Lirico non utilizza però, come avviene in Giappone e negli Usa, l'electone (a due tastiere sovrapposte), in abbinamento a strumenti convenzionali, bensì quattro tastiere separate, con pianisti guidati da Elisabetta Del Buon al fine di riprodurre i suoni di un'orchestra di 60 elementi. Il cartellone 2009-2010 è imperniato su Tosca e Madama Butterfly, che (alternate con concerti di voci nuove) vengono replicate fino a primavera. L'opera pucciniana andrà poi al Korean Chamber Opera Festival e all'Expo di Shangai. Il Piccolo Lirico non gareggia con La Scala: l'opera è tagliata e i personaggi minori sono stati eliminati, ma i giovani cantanti recitano bene: è squisita Naoko Togawa, una delle protagoniste che interpretano Butterfly. Un po' troppo spinto il tenore Corrado Amici, bravo il baritono Fabrizio Neri. Sono di forte impatto le scenografie virtuali: mostrano la storia della pittura giapponese da Tawara Sotatsu all'avanguardia. (riproduzione riservata).
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