martedì 24 luglio 2007
Narni - NarniOpera Openair: Rigoletto
Tra gli ultimi arrivati in ordine cronologico (è alla seconda edizione) nella galassia composta da una quarantina di festival lirici estivi in corso in Italia, il NarniOpera si avvale di due spazi scenici: un teatro Comunale d’inizio ‘800 con una capienza di circa 400 posti e il NarniOpenair, con 1800 posti, situato in una conca circondata da pini e dotato di un’eccellente acustica naturale. Al piccolo Comunale vengono rappresentati spettacoli lirici da sempre: si narra che ad una “Aida” ai primi del ‘900, venne abbattuto il muro del palcoscenico al fine di avere maggiore spazio per il quadro del trionfo al secondo atto. Di recente, il Comunale è stato dedicato specialmente alla prosa – ospita compagnie di giro che si fermano nella cittadina umbra (20.000 abitanti) per una o due sere, oltre ad avere, e con un certo successo, musica lirica contemporanea. NarniOpenair è, senza dubbio, un progetto ambizioso (date le dimensioni della platea e della cavea) che potrà vivere unicamente se attirerà collaborazioni nazionali ed internazionali. Un aspetto importante: l’iniziativa viene principalmente da imprenditori locali e non grava che in misura molto modesta sulle casse pubbliche.
Il festival iniziato a metà giugno dura sino all’inizio di ottobre. Include quattro opere liriche (Rigoletto , Aida , Traviata , Carmen), una commedia musicale (Fame), uno spettacolo di balletto ed un melologo contemporaneo ispirato a Le roi s’amuse di Victor Hugo. Quindi, un cartellone orientato verso il pubblico che segue la lirica più tradizionale, ma con aperture all’innovazione. L’orchestra è formata da giovani (alcuni giovanissimi) appena diplomati dai migliori conservatori dell’Unione Europea. Li guida Francesco Seri, solo di qualche anno più anziano di loro. La direzione artistica è assicurata da Paolo Baiocco, architetto e scenografo di cui si ricorda un recente Attila multimediale al Teatro dell’Opera di Roma, nonché i trionfi di una Traviata portata nel 2004 in una dozzina di teatri giapponesi.
Il vostro chroniqueur si accosta con trepidazione ai festival lirici estivi ed evita con cura quelli organizzati da impresari, più o meno improvvisati, in Carri di Tespi che scorazzano per la Penisola. Questa volta i risultati sono stati di gran lunga superiore alle aspettative – quanto meno sulla base della prima rappresentazione di Rigoletto.
I punti forti dell’allestimento sono molteplici. In primo luogo, la decisione di rappresentare il melodramma verdiano con un solo intervallo (come si usa fare in gran parte d’Europa, ma non in Italia) allo scopo di non allentare la tensione e di ottenere un’efficace simmetria tra le due ambientazioni racchiuse nel primo atto e quelle della seconda parte, corrispondenti al secondo e terzo atto. In secondo luogo, l’efficace allestimento scenico: un abile gioco di quinte riproduce (in gigantografie in color gravure) il Palazzo Te di Mantova, mentre alcune proiezioni mostrano l’ambiente sensuale-orgiastico del Palazzo del Duca, una strada medioevale (verosimilmente della stessa Narni, piuttosto che di Mantova), il flusso in tempesta del Mincio. In terzo luogo, la regia è tradizionale, ma accurata e non disdegna aspetti piccanti. In quarto luogo, Francesco Seri concerta in modo diligente ed appassionato ed i suoi giovani orchestrali rispondono bene, facendo sempre attenzione a non coprire mai le voci.
Alfio Grasso, il protagonista, canta ruoli primari da anni all’Opera del Cairo ed in vari teatri importanti di Spagna, Olanda e Europa Centrale. In Italia, lo si ascolta o in sale minori od in ruoli da caratterista. Ha un timbro chiaro, un ottimo fraseggio ed un volume che funziona bene anche all’aperto, nonché un’efficace presenza scenica. Ci è parso più a suo agio nei momenti in cui la voce potesse sfogare sulla tessitura acuta e sul declamato – ad esempio in Cortigiani, vil razza dannata e in Sì vendetta, tremenda vendetta – , piuttosto che sul registro grave necessario al Pari siamo. In ogni caso l’ho trovato complessivamente, di gran lunga migliore di molti nomi che vanno per la maggiore, ormai privi di voce e che l’estate pullulano in festival primari. Merita maggiore attenzione dai direttori artistici.Lucia Casagrande Raffi è giovanissima ed attraente. Debuttava il 21 luglio nel ruolo di Gilda. Visibilmente emozionata in Caro nome (un’aria comunque terrificante) ha segnato un paio di sbavature nelle ascensioni per riprendersi però nel secondo e nel terzo atto: ha eseguito con grande cura sia Tutte le feste al tempio e Ah ch’io taccia restando, come richiesto dalla partitura, nelle mezze voci ed utilizzando con abilità il legato. E’ un soprano lirico che merita di essere seguito. Ad Andrea Coronella (il Duca) manca le physique du rôle specialmente accanto a Lucia Casagrande Raffi e a Nadryka Petrenko (una Maddalena che sprizza sensualità ad ogni nota), due cantanti attraenti. Il problema principale, però, è che a mio avviso, si tratta di un tenore leggero di agilità, in effetti un belcantista, più adatto a Donizetti ed a Bellini che a Verdi. Questa o quella e La donna è mobile sembrano cantate da Arturo, Elvino o Nemorino più che dal lussurioso e libertino Duca. Michele Bianchini è uno Sparafucile di classe. Debole di volume di Leonardo Galeazzi (Monterone). Merita una segnalazione il coro.
Giuseppe Pennisi
La locandina
Data dello spettacolo: 21/07/2007
Rigoletto
Alfio Grasso
Duca
Andrea Coronella
Gilda
Lucia Casagrande Raffi
Sparafucile
Michele Bianchini
Maddalena
Nadiya Petrenko
Monterone
Leonardo Galeazzi
Il Conte Ceprano
Danilo Serraiocco
La Contessa/ Giovanna/ Dama
Sabina Cacioppo
Borsa
Roberto Mattioni
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regia e scena
Paolo Baiocco
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Orchestra narniOpera
direttore Francesco Seri
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(nuovo allestimento, 2007)
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2 commenti:
Buongiorno, sono leonardo galeazzi e quella sera non ero io a cantare, per la precisione non ho partecipato più alla produzione ma ormai le locandine erano andate in stampa; vorrei che facesse le dovute correzioni e le consiglierei di informarsi bene prima di pubblicare un articolo scritto tra l'altro non da lei.
Volevo segnalarti che anche quest'anno si svolgerà il Narni Opera Openair 2008, ho linkato la pagina dove ho riportato il programma, spero possa interessare e non disturbare.
Ciao
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