Al Palazzetto Bru Zane di
Venezia nel ricordo del compositore Offenbach
Tutte le
anticipazioni del programma 2018/2019
È Jacques
Offenbach (1819-1880), del quale ricorre nel 2019 il bicentenario della
nascita, il principale protagonista della programmazione musicale 2018/2019 del
Palazzetto Bru Zane-Centre de Musique Romantique Française con sede a Venezia.
Maestro
dell’operetta e dei fasti del Secondo Impero, Jacques Offenbach assimilò in
modo geniale l’umorismo tipico di chanson, vaudeville, operette o parodie in
scena nei più piccoli teatri parigini, facendolo suo con un tono molto
personale. Autore di un ampio catalogo che, accanto ai grandi capolavori
teatrali, nasconde tesori meno noti, le sue pagine saranno al centro della
programmazione veneziana, per un festival autunnale con dieci concerti dal 29
settembre al 28 ottobre 2018.
Nella
cornice del 7° Festival Palazzetto Bru Zane a Parigi, nel giugno 2019, saranno
tre gli spettacoli dedicati a Offenbach: l’operetta spagnoleggiante Maître
Péronilla al Théâtre des Champs-Élysées con l’Orchestre National de France e il
Coro di Radio France (1° giugno 2019), Offenbach Colorature con Jodie Devos e
l’ensemble Contraste al Théâtre des Bouffes du Nord (17 giugno 2019) e Madame
Favart con il Coro dell’Opéra di Limoges e l’Orchestre de chambre de Paris
all’Opéra Comique dal 20 giugno al 2 luglio 2019. L’opera buffa La Périchole,
interpretata da Les Musiciens du Louvre e dal Coro dell’Opéra National di
Bordeaux diretti da Marc Minkowski, sarà invece rappresentata al Festival Radio
France Occitanie Montpellier nell’estate 2018 e all’Opéra National di Bordeaux
nell’ottobre successivo.
In occasione
di questo bicentenario della nascita di Jacques Offenbach, avranno luogo due
convegni di studi, alla Hochschule für Musik und Tanz di Colonia (19-20 giugno
2019) e all’Opéra Comique (21-22 giugno 2019).
Nella
primavera del 2019, in occasione del centenario del Trattato di Versailles, a
Venezia si svolgerà il secondo festival dell’anno dedicato a i musicisti nella
Grande Guerra (dal 6 al 28 aprile 2019), un omaggio a compositori pionieri del
modernismo come le sorelle Boulanger, Ravel, Debussy, Florent
Schmitt, Guy Ropartz, Jacques de La Presle, Fernand
Halphen e molti altri, fra cui Jean Cras, figura che verrà
particolarmente valorizzata. La guerra, combattuta nel territorio nazionale o
al di là dei confini, ha lasciato un segno su tutte le generazioni di francesi
che si sono succedute dal periodo rivoluzionario fino al secondo conflitto
mondiale. Gli spazi più prestigiosi della vita musicale del Paese, pur
programmando solo in via eccezionale le musiche composte appositamente per i
combattimenti, si fanno tuttavia portavoce delle preoccupazioni belliche.
L’attività musicale è fortemente rallentata tra il 1914 e l’inizio del 1915, ma
riprende vigore per esprimere il sostegno del mondo delle arti agli eserciti
della Repubblica. Il patriottismo che prende sempre più piede tra i francesi si
inserisce anche nei dibattiti di natura estetica: in seguito alla sconfitta di
Sedan (1870), la neonata Société nationale de musique rivendica un’arte
francese (Ars gallica è il suo motto) degna di emulare quella tedesca. Il
dibattito si riaccende nel 1914, nel momento in cui, grazie a Ravel, Schmitt,
Cras, Magnard, Caplet, Vierne e molti altri, la
stagione del romanticismo si chiude.
Sempre più
attivo nell’ambito della produzione di spettacoli teatrali, il Palazzetto Bru
Zane proporrà quindi la riscoperta di Cendrillon di Nicolas Isouard,
sorella maggiore – più “anziana” di sette anni – della Cenerentola di Rossini.
Al tempo
stesso, le “birichine” Mam’zelle Nitouche di Hervé e P’tites Michu di Messager,
ma anche la più tragica Phèdre di Lemoyne proseguiranno il loro percorso
attraverso le sale europee. Lo stesso faranno anche concerti e recital come Il
était une fois…, Votez pour moi!, I Fiori malandrini… Mentre un nuovo programma
di musica sacra riunirà lavori di Berlioz e di Martini e il concerto realizzato
nel 2016 con i Requiem di Plantade e di Cherubini, andrà in scena al Barbican
Centre di Londra.
Fra le altre
novità, a Montréal si svolgerà il primo Festival del Palazzetto Bru Zane oltre
Atlantico, in stretta collaborazione con la Sala Bourgie del Museo di Belle
Arti.
Il
Palazzetto Bru Zane prosegue la sua collaborazione con Ediciones Singulares e
presenta nuove pubblicazioni nella collana Opéra français.
Prevista in uscita nell’agosto 2018, l’opera Le Tribut de Zamora di Charles
Gounod è stata registrata il 28 gennaio 2018 dal Coro della Radio Bavarese
e dall’Orchestra della Radio di Monaco di Baviera diretti da Hervé Niquet al
Prinzregententheater, con Judith van Wanroij, Jennifer Holloway, Edgaras
Montvidas, Tassis Christoyannis, Boris Pinkhasovich, Juliette Mars, Artavazd
Sargsyan, Jérôme Boutillier. Altri cd con libro sono in preparazione per la
prossima stagione, come Olimpie di Gaspare Spontini e Le
Timbre d’argent di Camille Saint-Saëns.
In
collaborazione con Actes Sud, il Palazzetto Bru Zane pubblica opere
musicologiche nonché libri tascabili. Il 19 settembre 2018 uscirà il primo
volume della corrispondenza di Paul Dukas, che copre gli anni dal 1878
al 1914, con introduzione e commento di Simon-Pierre Perret. Nel gennaio
2019 sarà pubblicato un altro volume dedicato alla corrispondenza, M. Offenbach
nous écrit. Lettres du compositeur au Figaro et autres propos, che presenta decine
di lettere di Jacques Offenbach a Le Figaro, commentate da Jean-Claude
Yon e integrate da affermazioni del compositore riportate da redattori di
quello stesso giornale. L’église comme lieu de concert di Fanny
Gribenski uscirà in questa stessa collana nel maggio 2019.
Foto: ®
Matteo da Fina
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