Vi spiego gli effetti che le
elezioni tedesche avranno in Italia
I risultati delle
elezioni del 24 settembre in Germania mostrano che l’’era Merkel’ sta finendo. Il quarto mandato
alla Cancelliera “di ferro” avrebbe dovuto essere dedicato a preparare la
successione all’interno del partito di maggioranza relativa oppure l’alternanza
con i socialdemocratici. I risultati effettivi hanno sorpreso i sondaggisti: un
crollo dei partiti tradizionali superiore alle aspettative, l’ascesa della
destra con tendenze estremiste superiore anch’esse alla aspettative, un aumento
dei piccoli partiti liberali ed ambientalisti. La Germania ha di fronte a sé un
periodo di travaglio, il primo davvero serio dalla fine della seconda guerra
mondiale.
È un
travaglio che riguarda tutta l’Europa dato il peso della Germania nel contesto
europeo, un peso analogo a quello degli anni in cui il Cancelliere era Otto von
Bismarck. Probabilmente il primo aspetto della politica europea a saltare sarà
l’accordo bilaterale, in corso di negoziato sulle due sponde del Reno, su come
‘rivedere’ l’architettura monetaria e bancaria europea. Per l’Italia, tenuta
fuori la porta come un figlio di un “Dio minore”, ciò non è necessariamente un
male. Tuttavia, la revisione dell’architettura monetaria e bancaria europea
sarebbe stato un progetto a medio termine che i 19 dell’eurozona avrebbero
dovuto approvare all’unanimità.
Ci sono
aspetti più immediati su cui riflettere. In primo luogo, se l’aggiornamento del
Documento di Economia e Finanza (Def) può restare come approvato il 23
settembre dal Consiglio dei Ministri e, di conseguenza, se la Legge di Bilancio
può mantenere gli orpelli dei testi la cui preparazione è in completamento.
Il Def si
basa sull’assunto che la crescita del Pil dell’eurozona sarebbe nel 2018
dell’1,9% (stima Fondo monetario internazionale), quasi a sfiorare il 2%.
Sarebbe al traino della Germania (che pur subirebbe un leggero rallentamento,
-0,2%, rispetto al 2017). Potrà la Germania reggere il passo e (tirare) il
resto dell’eurozona se è attraversata da un profondo travaglio interno tanto
che, a Berlino, si esprimono dubbi sulla capacità di formare un governo
duraturo e si parla di nuove elezioni tra un anno? Come ricordato in un articolo precedente su questa testata, già prima delle elezioni, la media
aritmetica delle previsioni 2018 dei venti maggiori istituti econometrici e
previsionali mondiali (tutti privati, nessuno italiano) stimava un aumento del
Pil italiano solo dell’1%, e non dell’1,6 % viaggiando verso l‘1,7 % nel 2019.
La nuova situazione tedesca impone un aggiornamento dell’’aggiornamento’ del
Def. Al ribasso.
Ciò non può
non avere effetti sulla finanza e sul debito pubblico. La riduzione
dell’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni dovrebbe scendere dal
2% nel 2017 all’1% nel 2018, secondo l’aggiornamento del 23 settembre; e la
manovra, quindi, sarebbe contenuta. È questo quadro macro-economico ancora
valido dopo l’evoluzione in Germania? Se non se lo chiede il governo, se lo
dovrebbe chiedere il Parlamento. E l’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb).
A questi
effetti immediati, se ne aggiungono altri di medio periodo. Con il supporto
attivo della grande coalizione (i socialdemocratici tedeschi si sentivano un
po’ cugini nei nostri dem, la Cancelliera Merkel non voleva altre difficoltà
sul fronte meridionale ed era ben lieta che avessimo proposto di aprire i
nostri porti agli immigrati in cambio di un po’ di flessibilità nei conti
pubblici), abbiamo ottenuto sia di posporre varie volte il termine (da noi
stipulato) per il ‘pareggio di bilancio’. Una coalizione in Germania con il
partito liberale non sarebbe così disposta a facilitare la concessione in
Italia.
Altro
capitolo: l’immigrazione. È stato uno dei punti su cui sia i cristiano
democratico/cristiano sociali hanno avuto un’emorragia di voti verso la destra
nazionalista. Il governo Merkel ha già annunciato un cambiamento di rotta e
misure dure nei confronti degli “illegali”. È difficile che sia disposto a concedere
un ‘equo riparto’ tra gli Stati Ue per coloro che sono sbarcati ma non hanno
tutti i crismi di legalità.
Si potrebbe
proseguire. I risultati delle elezioni tedesche hanno effetti importanti anche
da questa parte delle Alpi.
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