Roma.
Al pubblico non piace il Rossini grottesco
di Livermore
ROMA
Il barbiere di Siviglia di Rossini è una
delle quattro grandi commedie in musica tra Sette e Ottocento, assieme a
Le nozze di Figaro di Mozart , I maestri cantori
di Norimberga di Wagner e Falstaff di Verdi. Per celebrare i duecento anni dalla prima
rappresentazione, il Teatro dell’Opera di Roma ne mette in scena tre
allestimenti.
Il primo ha debuttato giovedì a teatro
stracolmo. Regia, scene e luci sono affidate a Davide Livermore, al suo team
costumi (Gianluca Falaschi), illustrazioni (Francesco Calcagnini), video
(D-Wok) ed effetti speciali (Alexander). L’idea di fondo è una sintesi di
interpretazioni negli ultimi duecento anni sia della commedia di Beaumarchais
sia dell’opera buffa di Rossini: dalla ghigliottina ai televisori a rate,
passando per la Grande Guerra. Ma Gioacchino Rossini e il suo librettista
Cesare Sterbini ci hanno consegnato una macchina perfetta. Lo sanno. E
dall’Aldilà si vendicano sempre: mal gliene incolse a Squarzina e Ronconi che,
in due differenti allestimenti a Pesaro, usarono la mano forte con Il
barbiere.
Il debutto romano si è concluso con proteste
rumorose di parte del pubblico all’allestimento e alla regia. Pur affollando il
palcoscenico e caricando lo spettacolo con costumi grotteschi, non mancava, di
qualche idea pregevole quale il bianco e nero e di numerose gag (troppe).
La parte musicale salva lo spettacolo. La
concertazione e direzione d’orchestra è affidata ad un veterano come Donato
Renzetti. E unitamente a una colonna di grande esperienza come Ildebrando
D’Arcangelo (Don Basilio) e a specialisti rossiniani e donizettiani come Simone
Del Savio (Don Bartolo), ci sono due giovani di grandissimo livello come Chiara
Amarù (una Rosina già acclamatissima a Pesaro) e Edgardo Rocha (un Almaviva il
quale ha affrontato l’impervia aria finale “Cessa di più resistere” che solo
pochi tenori osano affrontare). Pure Figaro è un giovane: Florian Sempey,
ineccepibile nel canto ma non brillante nella recitazione. Da manuale Eleonora
de la Peña nel ruolo di Berta.
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