giovedì 10 maggio 2012

I NIBELUNGHI A PALERMO PER I 200 ANNI DI WAGNER in Il Velino 10 maggio

LIRICA/ I NIBELUNGHI A PALERMO PER I 200 ANNI DI WAGNER anteprima Edizione completa Edizione completa Stampa l'articolo Stampa l'articolo Roma - Due buone notizie per la musica da Palermo: per il settimo anno, nonostante la decurtazione dei contributi, il Teatro Massimo chiude i conti in attivo e ha varato un nuovo progetto artistico per il 2013: in coincidenza con il bicentenario della nascita di Richard Wagner andrà in scena “Der Ring des Nibelungen”. Per la prima volta nella sua storia, il teatro palermitano produrrà un nuovo allestimento del capolavoro wagneriano, programmandolo in un'unica stagione. Il progetto, nato più di due anni fa, segna il raggiungimento di una capacità programmatica e produttiva di rilievo ed è il risultato di un percorso virtuoso impresso dalla direzione del Teatro. Il “Ring” verrà allestito con la regia di Graham Vick - uno dei più importanti registi di teatro musicale di oggi, particolarmente legato al Teatro Massimo - e con le scene e i costumi di Richard Hudson: uno spettacolo appositamente ispirato e concepito per gli spazi del grande teatro palermitano; a dipanare le trame sonore della Sagra scenica wagneriana sarà invece Pietari Inkinen. La città di Palermo quindi, già cara a tanti artisti tedeschi e a Wagner (che vi trascorse i mesi invernali fra il 1881 e il 1882), torna a “ospitare” il compositore tedesco realizzando il suo più ampio progetto musicale e drammaturgico. È auspicabile che l'occasione del “Ring” del bicentenario al Teatro Massimo, per la sua unicità nel panorama internazionale, possa essere l'occasione per molti appassionati di visitare a Palermo negli stessi mesi in cui vi soggiornò Wagner, nutrendosi dell'energia che, allora come oggi, si sprigiona dalla terra “dove fioriscono i limoni”. Così la ricorda Goethe, in un'espressione che è l'archetipo di ogni aspettativa riposta dai viaggiatori che, dal nord, sono sbarcati in Sicilia: con il progetto “Wagner a Palermo”, il Teatro Massimo tenta di rinverdire i fasti di una Palermo in cui il turista possa coniugare la “villeggiatura” nel senso più alto del termine con le moderne prerogative del turismo culturale. Le possibili ricadute sull'economia della città sono evidenti, come lo è la preziosa occasione divulgativa dell'ascolto del “Ring” per tutti gli appassionati locali, da tempo desiderosi di tale opportunità. All'interno del progetto verranno predisposti percorsi specifici sulle orme del soggiorno di Wagner a Palermo, dove - secondo il compositore - “c'è solo primavera ed estate”, fra monumenti d'epoca arabo-normanna, barocca e le tante dimore nobiliari che si contesero la presenza del compositore. Il Teatro Massimo - che nel 1881 era in fase di costruzione (l'inaugurazione è del 1897) - ha sempre mostrato attitudine per i titoli wagneriani, con una predilezione per “Lohengrin” (già nella seconda stagione del 1898 fino ad arrivare all'ultima edizione del 2009), senza tralasciare una rarità come “Das Liebesverbot” (in prima italiana nel 1991). Tuttavia le esecuzioni wagneriane sono diventate sempre più sporadiche negli ultimi quarant'anni: l'occasione del bicentenario della nascita è apparsa quindi ottimale per presentare una nuova produzione del “Ring”, per la prima volta a Palermo in un'unica stagione. Gli appassionati ricordano probabilmente l'edizione divisa in due anni (1970 e 1971) diretta da Lovro von Matacic con un allestimento proveniente dal Teatro di Ginevra. Il nuovo “Ring” firmato da Graham Vick e Richard Hudson e diretto da Pietari Inkinen sarà l'unico interamente nuovo che andrà in scena in Italia nel 2013 e sarà prodotto esclusivamente dal Teatro Massimo: “Das Rheingold” (22-31 gennaio), “Die Walküre” (21 febbraio-3 marzo), “Siegfried” (19-30 ottobre), “Götterdämmerung” (23 novembre-4 dicembre). I cantanti coinvolti, da Franz Hawlata nel ruolo di Wotan, a Robert Brubaker in quello di Mime, a Sergei Leiferkus come Alberich, Lise Lindstrom come Bru nnhilde e Christian Voigt come Siegfried, sono tutti specialisti del repertorio tedesco wagneriano e rispondono al meglio anche alle esigenze teatrali dello spettacolo. (ilVelino/AGV) (Hans Sachs) 10 Maggio 2012 16:04 facebook_icon twitter_icon okno_icon segnalo_icon

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