domenica 30 ottobre 2011

PER IL MAGGIO FIORENTINO DOPO “MAKROPOULOS” UN 2012 TUTTO ITALIANO

PER IL MAGGIO FIORENTINO DOPO “MAKROPOULOS” UN 2012 TUTTO ITALIANO
Firenze - Il repertorio nazionale sarà il protagonista della prossima stagione con Rossini (“Il viaggio a Reims di Gioacchino”), Puccini (“Tosca”), Donizetti (“Anna Bolena”) e Verdi (“La Traviata”). Il Festival, invece, all’insegna della Mitteleuropa

Edizione completa
Stampa l'articolo
Firenze - “L’Affare Makropoulos” di Leoš Janáček caratterizza la ripresa autunnale del Teatro comunale di Firenze. In apparenza è un giallo poliziesco, in sostanza è però una riflessione filosofica-religiosa sul senso della vita: un processo che dura da più di cent’anni in cui si inserisce una bella e giovane cantante, Emilia Marty o E.M., che tanto sa (e tanti documenti sa trovare) e cerca disperatamente un manoscritto in greco, dove c’è la formula di una ricetta di lunga vita: E.M. ha già 337 anni (in tre secoli ha sempre mantenuto le iniziali pur cambiando nome) e gli effetti della pozione stanno per scadere. Finale a sorpresa. L’allestimento è curato per la parte drammaturgica da William Friedkin (con l’apporto di Michael Curry per gli “effetti speciali”) e per quella musicale da Zubin Mehta. Fridkin e Curry sono più interessati al “thriller” che alla dimensione filosofico-religiosa. La bacchetta di Mehta dilata i tempi scavando più sui singoli momenti che sugli intrecci tra i numerosi temi. E.M. è Angela Denoke, uno dei rari soprano in grado di affrontare il difficilissimo ruolo in cui si va dal “chiacchierar cantando” al declamato ed un arioso imperniato sui Do. Buono il resto della squadra. In contemporanea con la prima dello spettacolo è stata annunciata la stagione 2012, che verrà inaugurata da Il viaggio a Reims di Gioacchino Rossini in una nuova produzione. A seguire un altro titolo italiano: la Tosca di Giacomo Puccini, che ritorna nella produzione fiorentina curata da Mario Pontiggia per la direzione di Daniel Oren.

Segue un melodramma sempre italiano, Anna Bolena di Gaetano Donizetti, una ripresa di quella andata in scena al Teatro Filarmonico di Verona, co-prodotta dalla Fondazione Arena di Verona e dal Teatro Verdi di Trieste. La Traviata di Giuseppe Verdi verrà presentata dopo la parentesi del 75esimo Festival del Maggio Musicale Fiorentino. Il 24 novembre 2012, la prima opera dopo la pausa estiva sarà Turandot di Giacomo Puccini, ad inaugurare definitivamente il Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze: Zubin Mehta sul podio della già apprezzata e più volte applaudita produzione di Zhang Yimou. Se fil rouge di tutta la stagione 2012 risulta essere il repertorio italiano, la 75esima edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino è interamente dedicato alla Mitteleuropa di inizio Novecento, al mito di un’Europa in fermento, al tramonto melanconico dell’Impero Asburgico. Viene inaugurato con Der Rosenkavalier di Richard Strauss (4-11 maggio 2012), opera andata in scena per la prima volta il 26 gennaio del 1911. La regia vedrà il ritorno di Eike Gramss (già autore a Firenze d’una felice edizione del Ratto del Serraglio di Mozart), sul podio, immancabile, il direttore principale Zubin Mehta, che nel 2012 celebrerà 50 anni dal debutto sul podio fiorentino: era l’11 febbraio 1962. In programma Incontri di Giorgi, il Concerto per pianoforte di Schumann con solista il grande Friedrich Gulda e la Prima Sinfonia di Gustav Mahler, un autore allora, in Italia, poco conosciuto. Segue, come da tradizione, un’opera commissionata appositamente per il Maggio, La metamorfosi (tre recite dal 22 al 25 maggio), della giovane compositrice italiana Silvia Colasanti, ed ispirata all’omonimo testo di Franz Kafka, pubblicato nel 1915.

A distanza di pochi giorni, dal 31 maggio al 5 giugno, andranno in scena i due capolavori del compositore ungherese Béla Bartók: Il mandarino meraviglioso (iniziato nel 1918 e rappresentato per la prima volta nel 1926) e Il Castello del Duca Barbablù (la cui prima stesura risale al 1911 e poi eseguito nel 1918) diretti da Seiji Ozawa, il cui ritorno al Maggio Musicale è molto atteso. Si tratta di una co-produzione con il Saito Kinen Festival, con la regia e coreografia di Jo Kanamori. All’interno di questo percorso si incardinano le creazioni di MaggioDanza: la prima incastonata nel Mandarino meraviglioso, la seconda in occasione di Die vier Temperamente (17-20 maggio al Teatro della Pergola) su musica di Paul Hindemith, con la coreografia di George Balanchine, abbinato a Verklärte Nacht su musica di Arnold Schönberg con la coreografia di Susanne Linke. Dopo il gala di danza in Piazza della Signoria (28 giugno), MaggioDanza tornerà all’Anfiteatro delle Cascine per riprendere The Genesis Tribute (11-13 luglio). A settembre, un nuovo allestimento che contempla Sechs Tänze, su musiche di Mozart, con la coreografia di Jirí Kylián, e Les Noces, su musiche di Igor Stravinskij per la coreografia di Andonis Foniadakis (27-30 settembre), vedrà collaborare MaggioDanza ed il Coro del Maggio Musicale Fiorentino insieme alla Scuola di Musica di Fiesole. Nel Nuovo Teatro dell’Opera di Firenze Nir Kabaretti dirigerà l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino per un nuova creazione di MaggioDanza, Il Mago di Oz (19-23 dicembre). (ilVelino/AGV NEWS)
(Hans Sachs) 29 Ottobre 2011 10:16

Nessun commento: