venerdì 14 ottobre 2011

Parma va in scena un Falstaff scanzonato in Milano Finanza 15 ottobre

InScenaA Parma va in scena un Falstaff scanzonato di Giuseppe Pennisi


Fino al 25 ottobre è in scena a Parma un Falstaff speciale. Non viene rappresentato al Teatro Regio ma nel cinquecentesco (ed enorme, da 2.500 posti) Teatro Farnese, costruito per una festa di nozze e quasi mai utilizzato per rappresentazioni. Da qui andrà al Festival Internazionale di Lirica a Hong Kong e, forse, a Shanghai e Pechino prima di approdare di nuovo in Italia la prossima stagione.

Il Teatro Farnese fornisce uno scenario naturale, con pochi elementi.

Jamie Vartan, curatore di scene e costumi, e Stephen Medcalf alla regia rendono lo spettacolo elisabettiano. L'accento è incentrato sugli aspetti chiaramente farseschi, e tralascia la vena di melanconia della riflessione di Verdi sugli stadi della vita e su come coniugare, in ciascuno di essi, un differente modo di amare. Il cast è buono. Spiccano Ambrogio Maestri e Luca Salsi nel gruppo maschile e, nel decisamente migliore gruppo femminile, Svetla Vassileva, Barbara Bargnesi e Romina Tomasoni. Sono tutti anche ottimi attori con dizioni perfette e doti atletiche.

Resta qualche dubbio sulla concertazione del giovane 25enne Andrea Battistoni. La più moderna delle partiture verdiane (lanciata verso il Novecento e senza alcuna concessione al tardo romantico di moda del 1893) è forse ancora troppo complessa per lui. Il Teatro Farnese non è stato costruito per la musica e dunque gli impasti orchestrali che mal si ascoltavano in platea, risuonavano in tutto il loro splendore dalle file alte dell'anfiteatro. (riproduzione riservata)

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