venerdì 21 ottobre 2011

LIRICA, MAHLER E “BACCHETTE” DOC: I REGALI DI S.CECILIA AI MELOMANI Il Velino 22 ottobre

LIRICA, MAHLER E “BACCHETTE” DOC: I REGALI DI S.CECILIA AI MELOMANI
Roma - L’Accademia inaugura nel fine settimana la stagione concertistica. E in contemporanea pubblica un disco con la sesta di Mahler e un cofanetto a tiratura limitata con alcune delle migliori esecuzioni dal ’37 a oggi

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Roma - Questo fine settimana salpa con due grandi concerti, una sinfonico dedicato a Mahler e uno cameristico dedicato a Liszt, la stagione 2011-2012 dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. In occasione dell’inaugurazione, i saranno due regali per tutti coloro che amano la grande musica. Il primo è un dico della Emi che da qualche giorno è in tutti i maggiori negozi di classica italiani ed esteri: la sesta sinfonia di Mahler eseguita dai complessi dell’Accademia sotto la guida di Antonio Pappano. Il secondo è un cofanetto prezioso di otto dischi a distribuzione limitata e che si può acquistare unicamente collegandosi al sito www.santacecilia.it. Raccoglie esecuzioni dell’orchestra sinfonica di grandi maestri dal 1937 al giorno d’oggi: Bernardino Molinari, Victor De Sabata, Franco Ferrara, Guido Cantelli, John Barbirolli, Willy Ferrero, Fernando Previtali, Carlo Maria Giulini, Igor Markevitch, Wolfgang Sawallisch, Daniele Gatti, Giuseppe Sinopoli, Georges Prêtre, Myung-Whun Chung, Antonio Pappano. Sono registrazioni dal vivo, la cui qualità evolve di pari passo con la tecnica. Negli archivi dell’Accademia esistono registrazioni molto più antiche, ma la qualità di riproduzione del suono non è stata giudicata all’altezza. Lo sarà forse in futuro man mano che le tecniche di rimasterizzazione evolvono. Rappresenta, comunque, non solo un chicca per collezionisti ma un modo per toccare con mano i differenti stili ed approcci. Quindi uno strumento essenziale per tutti coloro, tanto in Italia quanto all’estero, che seguono la sinfonica.


Ma la pubblicazione di questo cofanetto è anche un modo per toccare con mano le radici di un’istituzione molto antica. L’Accademia venne istituita da Papa Sisto V nel 1585. La creazione di una formazione dedicata interamente alla sinfonica (e ora anche al teatro in musica in edizioni semi-sceniche) rappresentava un’assoluta novità nel panorama italiana dell’inizio del Novecento, quando grande delle orchestre erano quelle dei teatri d’opera. Solo più tardi vennero costituite le orchestre dell’Eiar prima e della Rai poi, oggi confluite nell’Orchestra sinfonica nazionale di Torino. Adesso, la sinfonica di Santa cecilia da ottobre a giugno attira circa diecimila spettatori la settimana, per ascoltare la grande musica con programmi che coniugano il repertorio classico con il Novecento e nelle sale più piccole del complesso si spingono all’avanguardia.

Nel febbraio 1908 Roma inaugurava, alle 16 del pomeriggio, una delle più grandi sale da concerto del mondo: l’Augusteo, con 3500 posti. Svettava sul cocuzzolo del Mausoleo di Augusto (ora piazza Augusto Imperatore) e altro non era che l’anfiteatro Corea (dal nome della famiglia proprietaria), ricoperto e ristrutturato. Anfiteatro Corea e Augusteo sono stati demoliti. Secondo l’uso dell’epoca, il programma del concerto inaugurate (replicato oggi con la bacchetta di Antonio Pappano), era eterogeneo: coniugava “classici” come la sinfonia de “L’Assedio di Corinto” di Rossini, l’Eroica di Beethoven, parte di una Sonata di Mozart, con l’ouverture del “Tannhäuser” ed il “mormorio della foresta” di Wagner – musica allora considerata innovativa. La ricchezza del cofanetto è lo specchio della ricchezza del cartellone offerto quest’anno che porta grandi bacchette e grandi complessi cameristici accanto a giovani emergenti che hanno già dato buona prova. (ilVelino/AGV NEWS)
(G. Pennisi) 21 Ottobre 2011 17:13

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