sabato 30 aprile 2011

Quartett con freddezza svela la miseria umana Milano Finanza 30 aprile

InScena
Quartett con freddezza svela la miseria umana Giuseppe Pennisi
di Giuseppe Pennisi


Con Quartett di Luca Francesconi, in scena a Milano fino al 7 maggio, La Scala si pone di nuovo al centro della grande innovazione europea. Il teatro e la città hanno commissionato un progetto che si pone come ponte tra la dodecafonia di Darmstad e l'elettroacustica dell'Ircam, il centro creato e animato da Pierre Boulez.
Il lavoro (un atto unico di 80 minuti) è stato accolto, la sera della prima, con sole tre chiamate dal pubblico del Piermarini e questo è segno della scarsa dimestichezza degli ascoltatori italiani con la musica contemporanea, nonostante Quartett non manchi di momenti melodici quali arie e duetti e di richiami alle convenzioni operistiche tradizionali. Il libretto in inglese, tratto da un noto dramma degli anni Ottanta di Heiner Müller e basato a sua volta sul romanzo epistolare settecentesco Les liaisons dangereuses di Chaderlos de Laclos, è ispirato a un nichilismo lugubre (dove anche il sesso è privo di eros e prepara alla putrefazione finale) che rispecchia il 1982 forse più di questo primo scorcio di XXI secolo. In un salotto-bunker dopo un'ipotetica Terza guerra mondiale, i due protagonisti si autodistruggono in un'escalation di seduzioni e di sadismo intriso dei loro ricordi di gioventù. Sul palcoscenico sono ottimi sia Allison Cook sia Robin Adams. La musica si dispiega tra due orchestre (una in buca, dirige Susanna Mälkki, e una in scena, guidata da Jean-Michel Lavoie) e un impianto elettroacustico che avvolgono il pubblico verso un finale senza illusioni o speranze per l'umanità.(riproduzione riservata)

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