venerdì 26 febbraio 2010

Falstaff senza fronzoli trionfa a Vienna Milano Finanza 27 febbraio

Falstaff senza fronzoli trionfa a Vienna
Di Giuseppe Pennisi

InSCENA

A Vienna è in repertorio un'edizione di Falstaff firmata dal regista italiano Marco Arturo Marelli, i cui allestimenti sono diventati leggendari all'estero. L'artista cura anche le scene e le luci, mentre i costumi sono di Dagmar Niefind. Il direttore d'orchestra è Asher Fisch e il protagonista dell'opera è Ambrogio Maestri, affiancato da un cast internazionale con una dizione perfetta. Dopo qualche anno dal debutto la Staatsoper trabocca in ogni ordine di posti ogni volta che l'opera va in scena (è in repertorio ogni anno). L'impostazione di Marelli diverge da quella di Zeffirelli, vista di recente a Roma perché il suo è un Falstaff senza fronzoli. La scena è unica e caratterizzata da una pedana scoscesa che si alza per mostrare l'Osteria della Giarrettiera e si trasforma nella piazzetta di Windsor e poi nella casa di Ford e nella foresta. Marelli non riproduce i tempi shakespeariani: Falstaff, Bardolfo e Pistola sono in costumi cinquecenteschi, ma il resto della compagnia richiama un imprecisato ventesimo secolo (deliziosa Mrs. Qickly in un abito viola da Regina Madre). Il ritmo è veloce anche se si avverte la melanconia della giovinezza lontana. Asher Fisch concerta con bacchetta precisa e Ambrogio Maestri è un Falstaff perfetto sia sotto il profilo scenico sia vocale; agilissimo nonostante la sua corporatura, riempie il teatro con la sua voce. Di livello eccezionale il gruppo delle donne: Krassimira Stoyanova, Theodora Georghiu, Jane Henschel e Nadia Krasteva; buono quello degli uomini. (riproduzione riservata)

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