Leonard Bernstein, un ritorno con Candide
Di Giuseppe Pennisi
inscena
Leonard Bernstein è morto 20 anni fa e in Italia la ricorrenza viene celebrata con molte iniziative perché il grande direttore d'orchestra e compositore fu Presidente Onorario dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia e frequente concertatore alla Scala e in altri teatri. Le celebrazioni iniziano con un concerto all'Accademia di Santa Cecilia (replicato fino al 16 febbraio) e con la messinscena di Candide da parte dei teatri di Livorno, Lucca, Pisa e Ravenna (dove si può vedere fino a fine marzo). Il programma del concerto (diretto da Wayne Marshall) giustappone il vitalismo americano della suite di West Side Story al misticismo dei Chichester Psalms e lo sperimentalismo di Prelude, Fugue and Riffs con l'ironia della suite di Candide. Una vera chicca è invece l'opera, raro esempio di coproduzione internazionale e interamente affidata a un cast di giovani, in gran parte debuttanti. Molto meno noto di West Side Story, il lavoro è una satira sferzante dell'America degli anni 50. Piena di brio e di fantasia (celebre il rondò della sifilide all'inizio della seconda parte) affrontò anche problemi con la censura. Di recente sul palco di Scala, San Carlo e Teatro Argentina di Roma, è una novità per il pubblico toscano e romagnolo. (riproduzione riservata)
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