sabato 17 maggio 2008

Un'orchestra italiana celebra la musica contemporanea cinese Il Velino 17 maggio

Roma, 17 maggio (Velino) - Un’unica orchestra europea è stata scelta, l’Orl, Orchestra di Roma e del Lazio per partecipare al maggior festival di teatro in musica cinese organizzato in Italia, “Cina Vicina”, che dal 23 maggio all’8 giugno presenterà, nel Parco della Musica della Capitale, circa 40 spettacoli (per programma e prenotazioni www.auditorium.com/eventi). Negli ultimi mesi, l’Orl ha attraversato serie difficoltà a ragione della riduzione dei contributi (nell’esercizio 2008) da parte della Regione e del Comune (ma questi ultimi dovrebbero essere re-integrati). Come mai l’Orl è stata selezionata per il “grande concerto” a chiusura del Festival? L’orchestra ha avuto per diversi anni un musicista cinese come direttore artistico, Lü Jia, ora direttore musicale all’Arena di Verona. Considerato il direttore d’orchestra favorito da Papa Woytila, Jia, giunto a soli 26 anni alla direzione musicale del Teatro Verdi di Trieste, ha guidato l’Orl per dieci anni (1995-2005) e l’ha fatta diventare una delle sinfoniche importanti poiché ha abilmente coniugato repertorio tradizionale con musica del Novecento, musica contemporanea (ogni stagione esegue almeno due “prime mondiali” di giovani compositori) e anche musica orientale. Ha sempre praticato, poi, una politica di prezzi molto bassi ed attira molti giovani.
Il nesso con la Cina (Jia ha studiato a Pechino e Berlino, dove campava facendo il cameriere) è sempre stato forte. Ad esempio, l’11 maggio l’Orl ha portato al Parco della Musica di Roma il giovane violinista Feng Ning, 26 anni, nato a Chengdu, nel Sichuan e aggiudicatosi nel 2006 il prestigioso Premio Paganini e il premio speciale offerto dalla provincia di Genova per la migliore interpretazione dei “Capricci” di Paganini. Feng Ning ha travolto l’Auditorium intitolato a Giuseppe Sinopoli con una smagliante esecuzione del concerto in re maggiore op. 61 per violino e orchestra di Beethoven; un altro asiatico, il tailandese Bundit Ungrangsee, di casa all’Orl (dove ha tenuto concerti nel 2006 e nel 2007) guidava l’orchestra. Dal 16 al 18 maggio, un altro solista cinese (il violoncellista Wenn-Sing Yang) suona con l’Orl. L’aspetto più interessante del concerto in calendario per l’8 giugno è che l’Orl, diretta da Tan Li Hua, maestro concertatore cinese ormai di fama mondiale, eseguirà opere di tre dei più importanti compositori contemporanei cinesi: He Xuntian, Guo Wenjing e Wang Xi-Lin. Una vera e propria rarità nel panorama musicale italiano.
Il festival inizia con un tributo a uno dei poeti più amati dell’antica dinastia Tang, Li Bai. L’orchestra e il coro della Shanghai Opera House si esibiranno in un’opera, composta da Guo Wenjing, che ricreerà il desolato scenario dell’esilio di Li Bai. Nei giorni della manifestazione presso le sale dell’Auditorium si potrà sperimentare l’antica tecnica dei massaggi orientali, si potranno assaggiare piatti della gastronomia cinese e ci saranno workshop di Tai Chi e Kung Fu con i monaci Shaolin. Tra gli spettacoli di teatro in musica opere tradizionali (a mezza strada tra il farsesco ed il melodrammatico) e balletto contemporaneo. La Danza del Leone, antica arte del Guangdong, porta acrobati asiatici a riproporre i movimenti del Leone nascosti sotto una maschera sgargiante presso la Cavea dell’Auditorium. Alla fine dello spettacolo un’esplosione di coloratissimi fuochi d’artificio illuminerà la Cavea dell’Auditorium per spaventare e scacciare gli spiriti maligni.

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