venerdì 23 maggio 2008

BOLOGNA SUONA JOPLIN, Milano Finanza 23 maggio

La borghesia bolognese è notoriamente discreta: i magnifici giardini e gli eleganti cortili barocchi sono nascosti dietro mura spoglie delle strade del vasto settore orientale del centro –rimasto essenzialmente immutato dal Settecento. La discrezione contraddistingue anche il Bologna Festival. Nato nel 1982 grazie ad un’associazione di persone di cultura e d’imprese (le sovvenzioni pubbliche totali non superano il 25% delle entrate), è gradualmente diventato una delle manifestazioni italiane più importanti e, pur senza clamori pubblicitari, attira pubblica non solo dal Nord d’Italia ma anche dall’estero.
Oltre all’apporto finanziario privato, il Biologa Festival ha un’altra caratteristica: si estende su diversi mesi dell’anno – nel 2008 è iniziato l’11 marzo con un concerto delle Mahler Chamber Orchestra diretta da Daniel Harding e termina il 25 ottobre con un concerto di Claudio Abbado alla guida dell’orchestra Mozart. E’ diviso in tre sezioni: la prima “grandi interpreti” è dedicata alla sinfonica od ai solisti già noti a livello internazionale (dall’11 marzo al 10 giugno), la seconda “talenti” è rivolta alla scoperta delle promesse giovani (25 marzo-25 maggio), la terza “il nuovo e l’antico” (24 settembre-29 ottobre) coniuga Palestrina ed il barocco con il Novecento “storico” e la contemporaneità. I prezzi sono specialmente contenuti per i giovani: l’abbonamento alla prima ed alla terza sezione è di € 50 per sezione –meno di € 6 a concerto. Il programma dell’anno in corso si svolge in varie sedi: dal Teatro Manzoni (un gioiello Liberty di recente rimesso a nuovo), a Chiese ed ad Oratori, a Palazzo Albergati (per i dettagli www.bolognafestival.it).
Il Festival 2008 è giunto a metà strada. Quindi, si possono ricordare alcuni eventi particolarmente interessanti dei mesi scorsi ed alcuni appuntamenti stimolanti del prossimo futuro (oltre al concerto di Abbado). In aggiunta al concerto iniziale guidato da Harding, due eventi sono stati degni di nota: il 29 marzo, il concerto dell’Orchestra Sinfonica Rai diretta da Tugan Sokhiev (e con Martha Argerich al piano) con un programma di Prokofiev e Ciacovkij ed il 23 aprile il concerto di Mario Brunello, al violoncello, e del complesso l’Opera Stravagante dedicato a rarità di Vivaldi. Per i prossimi mesi, in primo luogo, la serata dedicata, il 10 giugno, al mondo di Scott Joplin , quindi ai “piano rags” (stupende improvvisazioni, prima di essere codificate in composizioni, dell’America degli Anni 30 che ripropongono le radici di una cultura etnica meritevole di essere conosciuta, soprattutto dai giovani, perché la sua evoluzione è, da alcuni anni, molto diffusa anche in Italia). In secondo luogo, il 6 ottobre, il “Mare Nostrum” del prolifico compositore argentino Mauricio Kagel , “un’azione scenica” per controtenore, baritono, flauto, oboe, chitarra, arpa, violoncello e percussioni in cui viene rappresentata la scoperta e pacificazione del Bacino del Mediterraneo da parte di una tribù amazzonica. E’ un lavoro surreale che coniuga teatro, jazz e classico-contemporaneo; nel gennaio 2005 è stato ascoltato Milano ed a Roma in forma di concerto. E’ l’occasione di vederne la messa in scena teatrale nella sala dei Bibiena del Teatro Comunale – un accostamento prezioso d’antico e di contemporaneità multimediale. Per gli appassionati di questo genere eclettico, vale un viaggio a Bologna. Kagel, in persona, nel raccolto Oratorio San Filippo Neri, eseguirà, l’8 ottobre, la suite “Variété” per baritono e strumenti, un teatro del suono che lascia con il fiato in sospeso e da molti considerato come il suo capolavoro.

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