domenica 11 aprile 2010

BUONA MUSICA, BUONA ECONOMIA in Formiche di aprile

BUONA MUSICA, BUONA ECONOMIA
Giuseppe Pennisi
Questa volta, però, parliamo di musica , o meglio di economia della musica “colta”. Ci sono due determinanti essenziali: a) è in direzione d’arrivo la nuova normativa sullo spettacolo dal vivo, e quindi sul Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) ; b) è utile portare all’attenzione del mondo politico il successo di una formazione sinfonica interamente privata e che non utilizza un euro di finanziamento pubblico.
Il FUS è la principale fonte di all’opera lirica, la forma più dispendiosa delle arti sceniche . La giustificazione è “il morbo di Baumol”; la grande lirica e la grande sinfonica sparirebbero senza l’intervento pubblico perché i loro costi non possono fruire di progresso tecnologico. Oltre 200 soggetti beneficiano del FUS; in base alla normativa in fase avanzata di discussione, le risorse del FUS subirebbero un incremento del 50% nell’arco di un paio d’anni a ragione di imposte di scopo ed altri strumenti. La gestione del FUS è stata criticata da uno studio dell’Istituto Bruni Leoni, alle cui argomentazioni (sino ad ora) non è stata data alcuna risposta. Già in passato uno dei maggiori specialisti di economia dei beni culturali , Bruno Frey dell’Università di Zurigo, aveva documentato le inefficienze che l’alto finanziamento pubblico provoca al festival di Salisburgo. Analisi comparate recenti sottolineano l’effetto di spiazzamento della spesa privata da parte di quella pubblica nel comparto delle arti sceniche e gli effetti regressivi – in uno dei maggiori teatri italiani ciascun spettatore, di norma in fasce alte, fruisce di una sovvenzione media di € 400 per spettacolo.
A fine febbraio, si è conclusa con ben 15 minuti di applausi, la tournée in Austria (4 concerti nell’arco di una settimana) dell’Orchestra Sinfonica Romana (OSR)- un complesso giovane (nato otto anni fa e con un’età media sui 30 anni) ed interamente privato. Creato e diretto da Francesco La Vecchia è sostenuto, oltre che dalla biglietteria, da una fondazione bancaria (la Fondazione Roma), da un’associazione di appassionati e, dagli inviti all’estero. Non riceve contributi dal FUS o da enti locali. La tournée ha portato l’OSR in santuari della musica a Graz, Salisburgo e a Vienna, dove ha suonato nella “sala d’oro” del Musikverein. I concerti comprendevano, oltre ad un poema sinfonico di grande repertorio, “Quadri di un’esposizione” di Mussorsgkj, i poemi sinfonici “Le fontane di Roma”e “I pini di Roma” di Respighi, e musiche di Martucci, Puccini, Verdi e Rossini. Il concerto conclusivo, al Musikverein , noto anche in Italia per le dirette televisive dei concerti di Capo d’Anno, è stato particolarmente importante: i 1400 posti della grande “sala d’oro” erano gremiti, oltre che dai frequentatori abituali, da un pubblico di autorità politiche e diplomatiche di numerosi Paesi europei (anche a ragione delle finalità sociali del principale sponsor dell’OSR, l’Ambasciata d’Italia ha operato tramite un associazione umanitaria austriaca per collocare biglietti contro donazioni di beneficienza). Gli esiti sono stati entusiasmanti: dopo i tre poemi sinfonici in programma (quelli di Mussorsgkj e di Respighi) , a grande richiesta del pubblico, il Maestro Francesco La Vecchia, creatore e direttore dell’OSR, ha concesso come bis il Notturno di Martucci, la sinfonia dei Vespri Siciliani di Verdi e l’ultima parte di quella del Guglielmo Tell di Rossini.
Non solamente, la serata al Musikverein ha consacrato i giovani dell’OSR tra le grandi orchestre europee (le uniche ammesse nella sala) ma al momento in cui è in fase di avanzata elaborazione la nuova normativa occorre chiedersi se sia saggio continuare finanziare a pioggia ed a fondo perduto o se si debbano premiare coloro che meglio riescono ad autofinanziarsi (tramite matching grants , contribuiti la cui consistenza sia in linea con l’autofinanziamento), ad accreditarsi a livello internazionale ed hanno l’età ed il potenziale per crescere.


Per saperne di più
Baumol W., Bowens W. Performing Arts : the Economic Dilemma Princeton University Press, 1966
Cavazzoni F. Uno Spettacolo che Non Deve Continuare: Perché i Tagli al Fus non Vanno Rientegrati, Istituto Bruno Leoni , Luglio 2009
Frey B., Pommerehne W.W. Muse e Mercati, Il Mulino 1988
Smith Th.M. The Impact of Government Funding on Private Contributions to Nonprofit Performing Arts Organizations , Annals of Public and Cooperative Economics, March 2007

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