mercoledì 27 giugno 2007

L’ANELLO ENTRA NELLA LA PLAY STATION

“L’Anello del Nibelungo” di Richard Wagner (in gergo, il “Ring”, un prologo- atto unico di due ore e mezzo e tre opere, o “giornate”, di circa 5 ore ciascuna) torna a Firenze dopo quasi 40 anni di un allestimento allora considerato leggendario. Il direttore d’orchestra è sempre Zubin Mehta, Mentre la regia era affidata a Luca Ronconi e le scene a Pier Luigi Pizzi, in questa edizione (coprodotta con il Palau de les Arts di Valencia) l’allestimento è curata dal gruppo d’avanguardia catalano La Fura del Baus. Le prime due opere – “L’oro del Reno” e “La Valchiria”. sono in scena a Firenze sino al 29 giugno; si annuncia già una lunga tournée internazionale. Le altre due verranno rappresentate nel 2008 e nel 2009. Nel 2010 è in programma l’intero ciclo nell’arco di una settimana.
Il “Ring” è una visione cosmica, dalla creazione del mondo al crepuscolo degli Dei, tratta da saghe nordiche. “L’oro del Reno” tratta della lotta per il potere tra Dei, giganti e nani; nessuno ne esce vincitore ma l’armonia della natura e dell’umanità è definitivamente compromessa. “La Valchiria” declina le varie sfaccettature dell’amore- dallo stupro violento, alla passione totalizzante (anche se adultera e incestuosa), al rapporto mercenario, al legame consunto tra coniugi di lungo corso, ai sentimenti tra genitori e figli) perché dall’amore nascerà chi, nelle due opere successive, sarà in grado di ristabilire l’armonia.
Mentre gli allestimenti dell’ultimo mezzo secolo (anche quello fiorentino del 1979-82) hanno privilegiato interpretazione socio-politiche e psicologiche, la Fura dels Baus offre una lettura meticolosa del mito e del testo utilizzando la tecnologia più avanzata. Da 12 enormi schermi ad altissima definizione (fondale e quinte del palcoscenico) emergono immagini, rafforzate da proiezioni su schermi trasparenti. Il visivo viene mutuato dal linguaggio televisivo, dai video-clip, dalla pop-art, dai messaggi pubblicitari, ma è costantemente in sintonia con quanto avviene e in scena e in buca d’orchestra. “L’oro del Reno” diventa un’immensa sgargiante play station per raggiungere il Walhalla, il Paradiso dei miti nordici. In “La valchiria”, la play station è, in gran misura, nel mondo degli uomini ; le immagini sono più contenute e, tra i colori, dominano il bianco e nero e la varie gradazioni del rosso.
In questa rappresentazione stilizzata, i cantanti devono essere non solo attori ma anche atleti: gli Dei recitano e cantano quasi sempre a mezz’aria sorretti da macchine sceniche post-moderne ispirate al teatro barocco, le figlie del Reno nuotano in vere vasche e vanno sott’acqua tra una nota e l’altra, il Dio del fuoco sfreccia in motorino sul palcoscenico. Un’interpretazione certamente ardita, che ha fatto arricciare le sopracciglia ad alcuni ma ha avuto oltre un quarto d’ora di applausi dopo le 5 ore di “La valchiria”. E ha portato molti giovani a teatro (anche a motivo della politica di prezzi adotta - € 15 per chi ha meno di 26 anni)
Di grande rilievo, l’esecuzione musicale. Mehta offre un “Ring” molto differente da quello (fortemente drammatico) del 1979-82: ne “L’oro del Reno” è di un lirismo trasparente, in “La valchiria” di una tenerezza struggente. L’orchestra (chiamata a gran voce in palcoscenico alla fine delle due opere) conferma di essere la migliore di un teatro italiano. Le due opere richiedono circa 30 solisti: la compagnia è mediamente buona. Alcuni molto conosciuti in Italia (Jennifer Wilson, Franz-Joseph Kapellmann, Peter Seiffert, Matti Salminen) ma anche molti giovani (a ragione delle acrobazie previste dalla regia). Spiccano Juha Usitato (il Re degli Dei) e Jennifer Wilson (la sua figlia preferita).

“L’anello del Nibelungo”- un prologo e tre giornate di Richard Wagner.
Prologo , ”L’oro del Reno” e prima “giornata “La valchiria”.
Regia: La Fura dels Baus
Direttore: Zubin Mehta
Protagonisti :Juha Usitato, Franz-Joseph Kapellmann, Peter Seiffert, Matti Salminen, John Daszak, Jennifer Wilson, Petra Maria Schnitzer, Jennifer Wilson.
Sino al 29 giugno al Teatro Comunale di Firenze. Successivamente in tournée internazionale.

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