martedì 4 luglio 2017

L’impeachment negli Stati Uniti: a che cosa serve e come funziona in Il Dubbio del 4 luglio



L’impeachment negli Stati Uniti: a che cosa serve e come funziona
GIUSEPPE PENNISI
Nixon rischiò di essere “incastrato” perché aveva la brutta abitudine di far registrare su nastri anni settanta, tutte le sue conversazioni nello studio ovale della Casa Bianca. E, come se non bastasse, di farle trascrivere dalla propria segretaria che utilizzava una stilografica elettrica ( e, quindi, non facilmente modificale, se non con lo sbianchetto delle elementari). Sappiamo come andò: prima che la procedura di impeachment iniziasse, Nixon diede le dimissioni per avere «ostruito la giustizia», e soprattutto data la forte opposizione dell’opinione pubblica ( il suo vice Agnew aveva dovuto lasciare la Casa Bianca per una storiaccia di concussione, corruzione, evasione tributaria, nonché una rete di prostituzione).
Sottolinea Matthew Continent, un giurista, sull’ultimo numero di The National Review, settimanale conservatore ma che ha osteggiato Trump durante le primarie e non mostra alcuna sim- patia per i suoi primi mesi alla Casa Bianca, che il presidente rischia di essere «messo in stato di accusa» a causa di un tweett alle 8,26 del 12 maggio all’ex- Direttore del Fbi James Comey, pochi minuti dopo avergli comunicato il licenziamento lo avvisava in tono minaccioso: «Meglio che non ci siano registrazioni delle nostre conversazioni da soffiare alla stampa!». Comey si consultòcon un amico di lunga data, Daniel Richman professore alla facoltà di giurisprudenza alla Columbia Univeristy, il quale architettò il modo di passare documenti e registrazioni al New York Times. Da qui la polemica e la battaglia politica in atto, la nomina ( da parte del vice ministro della Giustizia Rod Rosentain) di un investigare con ampi poteri ( Robert Mueller, ex vice direttore Fbi) e un «indagine a largo spettro» per appurare se Trump abbia ostacolato la giustizia.
Ci sono, però, numerosi fraintendimenti perché c’è poca informazione sull’istituto dell’impeachment. L’impeachment è un antico istituto del common law anglosassone. Pare sia stato applicato la prima volta nel 1376 per mettere in stato di accusa alcuni ministri di Edoardo III e la sua amante per corruzione ed incapacità, Nella versione di «memento ai cittadini che il loro presidente è umano e può sbagliare come ogni altro cittadino». L’istituto è stato poi previsto e disciplinato dai padri costituenti degli Stati Uniti nel 1787 con l’obiettivo di trovare un giusto equilibrio tra le esigenze che l’Esecutivo possa governare con serenità e che il potere non porti ad eccessi.
Nell’ordinamento giuridico statunitense, soggetti passivi dell’impeachment ( sottoposti al procedimento) sono tutti i componenti del potere esecutivo, dal presidente al vicepresidente fino ai funzionari delle amministrazioni statali, e i giudici intesi come membri delle giurisdizioni federali. Soggetti attivi dell’impeachment ( promotori del procedimento) sono la Camera dei Rappresentanti, investita della funzione di discutere i presupposti dell’accusa ed eventualmente elevarla ( con voto a maggioranza semplice dei presenti) ad un livello più elevato, e il Senato nel ruolo di giudice ( con voto a maggioranza dei due terzi dei presenti). Se a esservi sottoposto è il presidente degli Stati Uniti presiederà il senato il Presidente della Corte Suprema. Un procedimento molto lungo; quasi sempre, prima che giunga a termine, scade il mandato presidenziale.
Un problema principale è la definizione degli illeciti sanzionabili; la Costituzione tratta infatti di alto tradimento, corruzione e altri gravi crimini. Proprio su questi ultimi termini sono nate le controversie maggiori; mentre i primi sono facilmente definibili, high crimes and misdemeanours
è un’espressione vaga e generica; perciò il dibattito negli Stati Uniti, sia all’interno della classe politica sia fra i giuristi, è sempre ruotato attorno a due visioni dell’impeachment: quella restrittiva e quella estensiva.
Secondo la prima, il soggetto passivo può essere condannato solo se il fatto è inquadrabile in un illecito previsto da qualche norma, magari non scritta ma esistente ( il diritto anglosassone non si basa unicamente sulle leggi scritte). Per la seconda i comportamenti sanzionabili corrispondono a un alto potere di sindacato del Parlamento, che può colpire un membro dell’esecutivo anche per un abuso di potere, sebbene questo non sia definito da una norma giuridica. L’impeachment così diventa una valvola di sicurezza per garantire la democrazia e la divisione dei poteri. In ambito prettamente giuridico, penalistico, sconfina nelle problematiche della responsabilità politica dell’esecutivo. Quando negli Usa si è fatto ricorso all’impeachment, solitamente l’accusa ha fatto leva sulla concezione estensiva, mentre la difesa si è appoggiata a quella restrittiva. L’accusa rivolta a Trump è in tal senso una nozione molto difficile da definire a da provare.

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