sabato 29 luglio 2017

Con l’atteso via libera al ddl Concorrenza avremo almeno uno scudo 'anti-scorrerie' e una spinta al Pil dallo 0,5 all’1,5% l’anno in Avvenre 29 luglio



Con l’atteso via libera al ddl Concorrenza avremo almeno uno scudo 'anti-scorrerie' e una spinta al Pil dallo 0,5 all’1,5% l’anno
Presentata nella primavera 2015, la prima legge 'annuale' sulla concorrenza sta per arrivare in porto dopo quattro letture da parte di Camera e Senato. Giovedì il testo è stato approvato dalla Commissione Industria del Senato. La discussione in Aula è calendarizzata per martedì primo agosto e il voto sugli emendamenti è previsto il giorno successivo. Se non ci saranno ulteriori cambiamenti, l’iter sarà finito e il provvedimento andrà finalmente alla firma del Presidente della Repubblica e alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale .
È uno dei provvedimenti più importanti di questa legislatura, per questo c’è da rammaricarsi che l’iter sia stato così lungo. Anche se il testo iniziale del provvedimento è stato molto annacquato durante il percorso, esso comporta riforme importanti che non costano all’Erario ma comportano la perdita di posizioni di rilievo (spesso vere e proprie rendite) in alcuni comparti. Contiene anche la norma 'antiscorrerie' che tanto ci avrebbe fatto comodo negli anni passati per evitare la colonizzazione delle nostre imprese da parte di quelle straniere, che, molto spesso, avevano parlavano e parlano francese.
La norma è mirata a semplificare le procedure ed aumentare la concorrenza in un vasto numeri di settori: assicurazioni, fondi pensione, comunicazioni, poste, energia, ambiente, banche, avvocati, ingegneri, odontoiatri, farmacie, turismo e trasposti. I gran parte dei casi, le nuove regole comportano maggiore trasparenza e maggiore competitività tra i soggetti coinvolti.
In breve nel campo delle assicurazioni, la nuova normativa orme ha l’obiettivo di promuovere la concorrenza attraverso tre direttrici: contrastare le frodi, limitando così i fenomeni di selezione avversa soprattutto nelle aree del Paese a più elevata sinistrosità; ridurre i costi e garantire certezza sull’entità dei risarcimenti, anche per conseguire uniformità sui livelli dei risarcimenti sull’intero territorio nazionale; promuovere la trasparenza e favorire la mobilità della clientela.
In materia di fondi pensioni la legge facilita l’anticipo delle prestazioni di previdenza complementare . In materia di comunicazioni, la legge rende più trasparente e più semplice cambiare gestori. In materia di poste e di energia lo scopo specifico è liberalizzare i mercati. In materia di ambiente, si insiste sulla trasparenza delle sovvenzioni, contributi e vantaggi economici ricevuti da associazioni consumatori, Onlus, fondazioni. Molto vasto il capitolo sulle banche diretto a rendere più trasparenti le offerte ai risparmiatori ed il contenimento di costi (specialmente di assistenza telefonica). Nelle professioni forensi, si eliminano vincoli alla concorrenza tra professionisti e si incoraggia l’innovazione tecnologica. Misure analoghe per ingegneri ed odontoiatri, nonché per il turismo ed i trasporti locali. Una vera rivoluzione per le farmacie: si liberalizzano gli orari e consente l’ingresso di società di capitali.
L’obiettivo generale non è tanto una migliore aderenza alla normativa europea quanto un aumento della produttività e quindi della crescita. Le stime variano anche in funzione del varo e dell’applicazione dei numerosi decreti attuativi. Si ipotizzano aumenti del Pil attribuibili alle misure dallo 0,5% all’1,5% l’anno.
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