Le banche italiane viste da Washington
In settimane in cui il sistema bancario italiano
è nell’occhio del ciclone – un ciclone che ha al suo centro il Monte dei
Paschi di Siena – pochi hanno notato un paper redatto congiuntamente da un
economista della Banca mondiale (Andreas Jobst) e uno del Fondo monetario
internazionale (Anke Weber) sul tema della ‘profittabilità’ delle banche
italiane. E’ un documento molto utile per meglio comprendere il contesto in cui
sono nate e si sono sviluppate le crisi di alcuni istituti di credito italiani,
specialmente quella del Monte dei Paschi di Siena, risolta temporaneamente con
un massiccio intervento pubblico che ci auguriamo la riporterà entro pochi anni
al mercato. Il lavoro si chiama “Profittabilità e riparazione dei conti
economici delle banche italiane” (“Profitability and Balance Sheet Repair of
Italian Banks”, IMF Working Paper No 16/175) ed è scaricabile gratuitamente dal
sito del Fondo Monetario.
L’analisi prende l’avvio dalla constatazione che
la ‘profittabilità’ delle banche italiane dipende in gran misura da tre
determinanti: a) la robustezza della ripresa dell’economia reale; b) la
politica monetaria e c) gli effetti e gli impatti di riforme del settore,
segnatamente di quelle mirate a risolvere ostacoli strutturali alla soluzione
del problema di crediti inesigibili e incagliati nonché a promuovere il
consolidamento del settore. Un miglioramento della ‘profittabilità’
faciliterebbe il reperimento di capitali per migliorare la capitalizzazione e
una necessaria operazione di ripulitura dei bilanci. Il documento esamina in
termini quantitativi la capacità attuale e futura di realizzare utili.
Un’analisi quantitativa delle 15 maggiori banche porta a concludere che in
generale il sistema bancario italiano produce profitti solo leggermente
inferiori alla media dell’eurozona. Ci sono però differente marcate e una forte
eterogeneità nel settore. Numerose banche dovrebbero ampliare il loro margine
se l’economia reale migliorasse. Tuttavia, anche in caso di favorevoli ipotesi
di crescita dell’economia, numerose banche di piccole dimensioni continueranno
ad avere problemi di ‘profittabilità’: in tal caso è urgente una
ripulitura dei loro bilanci, insieme a misure di riduzione dei costi e a un
miglioramento della loro efficienza.
In altro lavoro del Fondo monetario Anke Weber,
Emanuel A. Kop e José Garrido (IMF Working Paper No 16/135) indicano
specificamente quali sono le misure le riforme legali e manageriali per
raggiungere questi obiettivi.
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