Come ridurre il debito pubblico
Giuseppe Pennisi
Lo Yale Jornal of International Law ha
dedicato il suo ultimo numero (disponibile in versione telematica) a come
ridurre il fardello del debito pubblico, tema che chiunque sarà al governo in Italia
dovrà affrontare con urgenza. In tal senso alcuni saggi sono particolarmente
utili e meritano essere segnalati anche a fini operativi.
Il lavoro di Matthias Goldoman del Max Planck
Institute for Comparative Public Law alla Goethe Univesitaat di Francofore, nel
saggio “Putting Your Faith in Good Faith: A Principled Strategy for Smoother
Sovereign Debt Workouts” (Mettere la tua fede in buona fede: una strategia
per alleggerire gradualmente il debito sovrano) sottolinea come per portare a
termine una trattativa per la riduzione graduale del debito sovrano occorra far
perno sulla buona fede delle parti in causa. Questa fa si che gli Stati
debitori e i loro creditori riescano a iniziare bene una trattativa nel caso di
una crisi e a raggiungere soluzioni ragionevoli senza ricorrere ad arbitrati o
a vertenze giudiziarie.
Un altro saggio firmato da numerosi autori è
frutto di un lavoro congiunto tra il Yale Journal of International Law e
il Segretario dell’UNCTAD (The United Nations Conference on Trade and Development),
che ha grande esperienza di soluzione di problemi del debito sovrano
specialmente dei Paesi in via di Sviluppo. Il rapporto conclusivo individua un
meccanismo e una road map nonché una guida operativa per giungere a una
significativa riduzione del debito sovrano. La proposta consiste un
approccio graduale e incrementale utilizzando una vasta gamma di strumenti. La
guida operativa è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite
nel 2015. Il fascicolo include i paper tecnici a corredo della guida: una vera
e propria miniera di analisi e considerazioni.
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