Il festival.
Musica e arte sacra nel solco di Giovanni
Paolo II
ROMA
Quest’anno il Festival di Musica e Arte Sacra
che si tiene tradizionalmente in autunno nelle Basiliche romane ed è giunto
alla quattordicesima edizione (28 ottobre-4 novembre), ha un chiaro filo
conduttore: ricordare il Papa Santo, Giovanni Paolo II, nel decimo anniversario
della fine della sua avventura terrena. Un grande complesso internazionale, i
Weiner Philharmoniker, sono anche questa volta l’orchestra in
residence. Sono affiancati da una formazione giapponese ,
la Illumin Art Philarmoc, che, guidata da Tomomi Niscitomo ha anche essa
acquisito fama mondiale. Tra gli altri complessi di grande rilievo
internazionale, il tedesco Montini-Chor ed Ensemble Hans Berger, nonché lo
svedese St. Jacobs Chamber Choir. Non manca l’internazionale Coro e Orchestra della
Filarmonica delle Nazioni ed ovviamente il coro della Cappella Sistina. Tra i
complessi italiani spicca Roma Sinfonietta che anima la stagione concertistica
dell’Università di Roma a Tor Vergata. Il concerto conclusivo, è infine,
incentrato su una star che appassiona il grande pubblico come Giovanni Allevi
che presenterà la prima assoluta di un suo lavoro per organo.
Al Festival prenderanno parte 600 artisti di
otto Paesi. Ciò anche in ricordo di Papa San Giovanni Paolo II il quale vedeva
la Seconda Guerra Mondiale come una “apostasia silenziosa” per “distruggere
l’identità cristiana dell’Europa”. In questa ottica, il Festival, che non solo
fa suonare insieme tanti artisti di tanti differenti Paesi europei ma porta
anche a Roma circa 2000 “pellegrini musicali” dal resto d’Europa, è anche uno
strumento per rafforzare quelle radici cristiane dell’Europa, che oggi vengono
contestate.
Tutte le informazione sul programma e sulle
prenotazioni dei biglietti (gratuiti) si trovano al sito
www.festivalmusicaeartesacra. net.
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’appuntamento
d’autunno che anima le basiliche romane Un viaggio nelle «radici cristiane»
europee, fra i Weiner e un inedito di Allevi
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