Arte e musica a Montecarlo. Anticipazioni sul Festival Printemps des Arts.
Da Gustav Mahler alla sperimentazione elettroacustica, passando per il barocco
francese
Scritto da Giuseppe
Pennisi | sabato, 24 ottobre 2015 · 0
Gustav Mahler
Troppo presto per programmare un
viaggio di primavera che coniughi musica e arti visive? Perché no. È stato
presentato lo scorso 13 ottobre il programma del Festival Printemps des
Arts, che si svolgerà dal 19 marzo al 10 aprile 2016 nel
Principato di Monaco, dislocato in varie sedi (dal Teatro dell’Opera all’Auditorium
Ranieri III, dal museo di arte moderna Villa Paloma allo Yacht Club).
Come sempre, il Festival (che si svolge di norma dal venerdì alla domenica, spalmato su quattro settimane), prova a conquistare un pubblico tradizionale, ma al tempo stesso punta a specialisti affamati di riscoperte del passato e a giovani che guardano alle sperimentazione. Questa 32° edizione sceglie come elementi portanti Gustav Mahler, la musica dei tempi del Re Sole e l’elettroacustica. E proprio in termini di ricerca radicale, da non perdere è il debutto del nuovo strumento di informatica musicale IanniX, messo a punto da Thierry Coduys e dalla sua squadra: una nuova piattaforma multimediale che elabora immagini e suoni e che trae ispirazione dalla produzione del grande Jannis Xenakis.
Ampia la scelta dei lavori di Mahler, tra l’esecuzione dei Lieder e di 8 sinfonie affidate a quattro grandi orchestre tedesche, riunite per la prima volta nel Principato (Bamberger Symphoniker, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, NDR Radiophilharmonie, Radio-Sinfonieorchester Stuttgart des SWR ) e all’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, diretta da Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding e Kazuki Yamada.
Come sempre, il Festival (che si svolge di norma dal venerdì alla domenica, spalmato su quattro settimane), prova a conquistare un pubblico tradizionale, ma al tempo stesso punta a specialisti affamati di riscoperte del passato e a giovani che guardano alle sperimentazione. Questa 32° edizione sceglie come elementi portanti Gustav Mahler, la musica dei tempi del Re Sole e l’elettroacustica. E proprio in termini di ricerca radicale, da non perdere è il debutto del nuovo strumento di informatica musicale IanniX, messo a punto da Thierry Coduys e dalla sua squadra: una nuova piattaforma multimediale che elabora immagini e suoni e che trae ispirazione dalla produzione del grande Jannis Xenakis.
Ampia la scelta dei lavori di Mahler, tra l’esecuzione dei Lieder e di 8 sinfonie affidate a quattro grandi orchestre tedesche, riunite per la prima volta nel Principato (Bamberger Symphoniker, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, NDR Radiophilharmonie, Radio-Sinfonieorchester Stuttgart des SWR ) e all’Orchestra Filarmonica di Monte-Carlo, diretta da Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding e Kazuki Yamada.
Orchestra Filarmonica di Montecarlo
Per tutta la durata del festival,
inoltre, sarà possibile visitare all’Auditorium Rainier III una mostra dedicata
al compositore e direttore d’orchestra austriaco, proveniente dalla Mediateca
musicale Mahler di Parigi. Dal ciclo sui quartetti d’archi, che vedrà
l’esibizione di alcune delle migliori formazioni cameristiche del panorama
europeo – come i quartetti Diotima, Tana e Signum – si passerà alle musiche e
alle danze bretoni.
“La musica al tempo del Re Sole” dedica invece un ciclo di concerti al barocco francese di Couperin e Lully e alla produzione clavicembalistica di matrice tedesca, insieme allo specialista Andreas Staier. La nuit du piano vede l’esibizione di due virtuosi della tastiera, l’austriaco Till Fellner e il russo Arcadi Volodos.
E poi, un “viaggio a sorpresa” per il pubblico: acquista un biglietto si partecipa a un viaggio musicale, che si svolgerà nell’arco di una giornata, senza conoscerne né la meta né il programma.
Infine, un’opera commissionata del festival alla compositrice Betsy Jolas debutterà in occasione del suo novantesimo compleanno, con tanto di workshop, incontri e concerti di Iannix. Fra le novità due iniziative firmate Printemps des Arts: una radio in funzione 24 ore su 24, che durante lo svolgimento della manifestazione monegasca trasmetterà interviste e dirette dei concerti, mentre una nuova etichetta discografica presenterà due incisioni dedicate a Stravinski (Suite italienne, Duo concertant, Divertimento) e Debussy (Pour le piano, Estampes, Les Etudes).
“La musica al tempo del Re Sole” dedica invece un ciclo di concerti al barocco francese di Couperin e Lully e alla produzione clavicembalistica di matrice tedesca, insieme allo specialista Andreas Staier. La nuit du piano vede l’esibizione di due virtuosi della tastiera, l’austriaco Till Fellner e il russo Arcadi Volodos.
E poi, un “viaggio a sorpresa” per il pubblico: acquista un biglietto si partecipa a un viaggio musicale, che si svolgerà nell’arco di una giornata, senza conoscerne né la meta né il programma.
Infine, un’opera commissionata del festival alla compositrice Betsy Jolas debutterà in occasione del suo novantesimo compleanno, con tanto di workshop, incontri e concerti di Iannix. Fra le novità due iniziative firmate Printemps des Arts: una radio in funzione 24 ore su 24, che durante lo svolgimento della manifestazione monegasca trasmetterà interviste e dirette dei concerti, mentre una nuova etichetta discografica presenterà due incisioni dedicate a Stravinski (Suite italienne, Duo concertant, Divertimento) e Debussy (Pour le piano, Estampes, Les Etudes).
- Giuseppe Pennisi
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